Occhiali “stampati” in 3D nel futuro del settore: la Cg5 in prima linea con pezzi e design unici

LONGARONE. Una stampante 3D per garantire il massimo livello di personalizzazione degli occhiali. È questa l’idea di Andrea Cruzzola, titolare della ditta Cg5 di Longarone. «E non vorrei fermarmi qui», spiega, «perché il mio obiettivo è quello di ampliare la clientela anche al settore della meccanica, laddove servono pezzi particolari, nati su disegno e realizzati nel giro di poche ore».
Cruzzola si è quindi rivolto alla Elmec 3D di Brunello (Varese) ed ha acquistato una HP Jet Fusion 580, stampante da 200 mila euro, che utilizza come materiale il Pa12 nylon, flessibile, ma anche resistente in base agli spessori, in grado di realizzare prototipi e di effettuare le modifiche.
Perché questa scelta? «Mi hanno incuriosito le potenzialità della stampante 3D dopo averne sentito parlare su Radio 24 ed ho deciso di approfondire l’argomento. La mia oggi è una piccola realtà aziendale, nel 2019 abbiamo realizzato un fatturato attorno a 160 mila euro e nel 2020 abbiamo sofferto a causa del Covid-19, come tutti. L’idea però era quella di rilanciare e la stampante 3D mi è sembrata un’opportunità, anche perché va ad inserirsi in un mercato fino ad oggi scoperto».
Per chi lavora la Cg5? «Soprattutto per aziende dell’occhialeria, alcune clienti storiche; ho voluto seguire la linea dei miei genitori, che si sono sempre dedicati alle piccole realtà imprenditoriali che danno valore aggiunto. La mia idea è fare occhiali sempre per conto terzi su miei disegni».
La Cg5 nasce negli anni ’80 a Domegge per mano dei genitori di Andrea Cruzzola, Attilio (nato a Calalzo nel 1955) e Anna Gonano (di Ovaro, Udine, classe 1958). Un’azienda impegnata nel finissaggio dell’occhiale, quella fase della lavorazione che avviene dopo l’uscita del pezzo dalla verniciatura, per conto terzi, arrivata ad avere anche una quindicina di dipendenti.
Nel 2012 subentra il figlio e nel 2017 il trasferimento a Longarone «per ragioni logistiche, spiega Andrea, classe 1977, «ed anche per avvicinarmi ad altre realtà produttive con cui poter collaborare. Infatti facciamo anche marcature laser su tutti materiali organici».
«La nostra azienda è tra le prime in Italia ad aver implementato la produzione di montature con manifattura additiva. Oltre alla totale personalizzazione dell’estetica, la macchina 3D permette di stampare montature di occhiali su misura, riducendo costi e tempistiche di realizzazione». La prima nell’occhialeria.
Quali sono le caratteristiche tecniche principali? «Il modello che ho scelto permette la stampa a colori, in quadricromia, con controllo a livello di singolo voxel (l’unità di misura del volume dei pixel, ndr), così da realizzare pezzi dai colori intensi e brillanti. Grazie a questa tecnologia è possibile applicare alle montature qualsiasi texture e fantasia senza vincoli di geometria, producendo design innovativi e personalizzati, con una buona produttività».
«Ho scelto di rivolgermi a Elmec 3D», chiude Cruzzola, «per fare un salto in avanti rispetto al nostro settore». —
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