Masi Agricola convoca l’assemblea per revocare i consiglieri di Rosso

Il consiglio di amministrazione della società quotata a Piazza Affari ha disposto la convocazione dell’assemblea ordinaria per il 21 luglio prossimo con l’obiettivo di revocare gli amministratori Arianna Alessi e Lorenzo Tersi, rispettivamente moglie di Rosso e suo consulente di fiducia
Luigi Dell’olio

Si fa sempre più duro lo scontro tra Renzo Rosso e i vertici di Masi Agricola, azienda vitinicola partecipata da mr.Diesel al 10% tramite la sua Red Circle Investments.

Il consiglio di amministrazione della società quotata a Piazza Affari ha, infatti, disposto la convocazione dell’assemblea ordinaria per il 21 luglio prossimo con l’obiettivo di revocare gli amministratori Arianna Alessi e Lorenzo Tersi, rispettivamente moglie di Rosso e suo consulente di fiducia.

L’accusa? Un parere legale richiesto dallo stesso board ha confermato le accuse ai due consiglieri di violazione del divieto di concorrenza. Sotto accusa ci sono le cariche in Brave Wine, veicolo creato ad hoc a fine 2022 dall’imprenditore del fashion per gestire i propri investimento nel vino, che controlla Diesel Farm, il 40% della storica cantina della Doc Etna Benanti Viticoltori e la maggioranza del Barolo della cantina Josetta Saffirio. Se la revoca verrà approvata, toccherà all’assemblea deliberare in merito all’integrazione dell’organo amministrativo o alla riduzione dei suoi componenti. 

La risposta della società di Rosso non si è fatta attendere. “I Boscaini non tollerano il dissenso –attacca la nota stampa – dopo tre anni che Red Circle Investments è socia di Masi Agricola, dopo che Renzo Rosso (da oltre trent’anni attivo nel settore del vino con Diesel Farm) è stato amministratore di Masi Agricola e solo dopo che Red Circle Investments ha impugnato il bilancio, improvvisamente i Boscaini si accorgono che vi sarebbe un rapporto di concorrenza che impedirebbe agli amministratori designati da Red Circle Investments medesima, Arianna Alessi e Lorenzo Tersi, di mantenere tale carica e ricorrono a questo pretesto per revocarli. È un comportamento illegittimo e abusivo, ennesima riprova della chiusura al dialogo del management e della maggioranza di Masi Agricola. Red Circle reagirà in ogni sede anche quale azionista di minoranza” conclude la nota.

Per capire come si è arrivati a questo punto occorre fare un passo indietro.

Dieci giorni fa la Red Circle ha impugnato il bilancio 2022, chiedendo al Tribunale di Venezia di accertare e dichiarare la nullità o comunque l’invalidità della delibera assunta dall’assemblea.

Da tempo i rapporti tra Rosso e la famiglia Boscaini (titolare del 73% del capitale) sono tesi, con mr.Diesel che accusa i Boscaini di aver fin qui ottenuto risultati inferiori alle attese e i soci di maggioranza che replicano sottolineando la scarsa obiettività delle critiche da parte di chi ha quote in aziende concorrenti.

Osservazioni respinte al mittente da Red Circle, che giudica questa posizione gravemente lesiva «dei diritti, dell’immagine e della reputazione di Red Circle Investments».

Quest’ultima, che ha impugnato il bilancio di Masi nonostante l’approvazione anche da parte dei revisori di EY, ci tiene a sottolineare che la decisione non ha nulla a che fare con le tensioni con i soci di maggioranza e chiede che l’impugnazione venga valutata «solo dal Tribunale di Venezia, non certo tramite processi mediatici del tutto fuori luogo».

In particolare, riguardo all’accusa che i due consiglieri ricoprirebbero cariche in società concorrenti, Red Circle precisa che « tutte le cariche di tali amministratori, peraltro di dominio pubblico, hanno formato oggetto di previa e ampia informativa a Masi Agricola e al mercato. Informativa sulla base della quale Masi Agricola non ha mai contestato la sussistenza dei requisiti richiesti dallo statuto».

Intanto nei giorni l’Enpaia, la fondazione di previdenza per gli addetti all’Agricoltura, rafforzato la sua quota in Masi, salendo al 7,56% del capitale, una mossa letta dagli analisti a supporto della famiglia Boscaini. Partecipazione che potrà essere fatta valere in vista dell’assemblea della prossima primavera, quando scadrà tutto il cda.

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