Marcolin, 455 milioni di ricavi nel 2021 e ritorno all’utile

L’azienda di Longarone, tra i leader mondiali nel settore dell’eyewear, ha approvato i conti 2021 che vedono il ritorno all’utile per 153 milioni di euro. Contribuiscono al risultato la plusvalenza data dalla vendita della partecipazione in Thélios, interventi di efficienza gestionale e investimenti strategici a lungo termine

La redazione

LONGARONE. La bellunese Marcolin, azienda tra i leader mondiali nel settore dell’eyewear, chiude i conti 2021 con un significativo passo avanti rispetto al 2020 riavvicinandosi ai livelli pre pandemia. L’assemblea dei soci ha approvato il bilancio separato e consolidato di gruppo per l’esercizio al 31 dicembre 2021. 
L’anno scorso le vendite nette si sono attestate a 455,6 milioni di euro, in aumento del 34% rispetto al precedente, chiuso a 340 milioni. Un risultato che è il frutto di interventi sull’efficienza gestionale e di investimenti strategici a lungo termine, al quale hanno contribuito tutte le aree geografiche, in particolare in Emea (+31,7%) e Americhe (+38,8%) che assieme rappresentano quasi il 90% delle vendite nette. Bene anche geografie ad alto potenziale quali Asia (+27,1%) e Resto del Mondo (+24,8%). 

L’Ebitda adjusted ha superato i 50 milioni di euro, due volte il valore 2020, con un un Ebitda adjusted margine pari all’11%, ai livelli pre pandemia.  Il gruppo chiude con un utile  netto di 153 milioni (tornando in utile dopo un 2020 chiuso in perdita di 57 milioni di euro), anche grazie alla plusvalenza realizzata dalla vendita del 49% di Thélios al gruppo LVMH che ha portato un provento di 166,8 milioni di euro. 

Il trend positivo prosegue anche nel 2022. Nel primo trimestre le vendite nette realizzate si sono  attestate a 129,8 milioni di euro, +19,5% rispetto al medesimo periodo del 2021, l’Ebitda adjusted a 18,2 milioni, con un’incidenza del 14% sulle vendite nette, +27% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente e un risultato netto di circa 4 milioni.

«Marcolin è una realtà sana e performante che, nonostante due anni complessi dovuti alla pandemia, ha saputo reagire e ottenere risultati importanti. Grazie all’introduzione di nuovi processi volti ad ottimizzare l’assetto organizzativo, a investimenti nelle aree di produzione e logistica, e sul portfolio brand – dichiara l’amministratore delegato Fabrizio Curci -, l’azienda è avviata verso una nuova fase di crescita. Siamo soddisfatti che il 2021, anno in cui abbiamo celebrato il suo 60esimo anniversario, abbia segnato il ritorno all’utile. La crescita che abbiamo registrato nel primo trimestre del 2022 rappresenta un’ulteriore spinta per continuare a migliorare».

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