Maarmo, la newco nata tra Treviso e Pordenone che rende i termoarredi ecosostenibil
Il business si basa sul riutilizzo e il riciclo degli scarti della lavorazione del marmo. Le superfici sono personalizzabili, verniciate ad acqua, per oggetti riciclabili al 100%, e di design. Il 9 ottobre inaugura la nuova sede a Villotta di Chions

PORDENONE. Un inverno al caldo ma all’insegna della sostenibilità e della salvaguardia dell’ambiente.
Nasce una nuova era nel settore dei termoarredi con la filiera ecosostenibile realizzata da Maarmo, azienda specializzata nel settore che opera tra Treviso e Pordenone.
Un progetto imprenditoriale di ultima generazione, basato sul riutilizzo e riciclo degli scarti della lavorazione del marmo, recuperati grazie ad un accurato lavoro di selezione nelle cave dell’area veronese.
Un modello produttivo unico nel suo genere, che si sta imponendo all’attenzione dei mercati attenti alla visione green del futuro.

Dopo una fase iniziale di studio, il 2021 ha visto il rafforzamento della compagine societaria, con l’ingresso di nuovi imprenditori sia dell’area pordenonese (Alain Bottos, Stefano Mascarin e Andrea Del Ben), che dell’area trevigiana (Marco Caliandro e Gianpaolo Pezzato), per sostenere il progetto di crescita e sviluppo in Italia e nei mercati esteri.
Superata la fase di start up e la fase di emergenza sanitaria, grazie al supporto ed al know how apportato dai nuovi partner, la produzione di Maarmo si sposta in uno spazio di quasi duemila metri quadrati a Villotta di Chions, nel Pordenonese, circondato dai vitigni di Prosecco e gli aironi ed i cigni del Parco del Cornia: l’inaugurazione è prevista per il prossimo 9 ottobre.

La filosofia aziendale infatti, punta sull’innovazione continua, volta all’utilizzo di materiali riciclati con processi produttivi nuovi e dove la progettazione architettonica, design e rispetto per l’ambiente sono valori indissolubili.
Attualmente, è stata realizzata un’iniziativa nata per rafforzare il concetto di hand made e personalizzazione del prodotto ed è possibile visitare lo spazio in cui sono messe in mostra le opere realizzate da dieci artisti internazionali che con la loro creatività hanno interpretato le superfici dei termoarredi di Maarmo.

Infatti, grazie alla tecnologia digitale a raggi UV, è possibile stampare sulla superficie di ogni prodotto Maarmo qualsiasi immagine. In questo modo, i clienti così possono scegliere anche tra le dieci immagini della Temporary Collection “MioByMaarmo”, una selezione di tutte le proposte creative arrivate da giovani artisti internazionali.

La formula, sviluppata e perfezionata con pazienza nel reparto di Ricerca e Sviluppo di Vittorio Veneto, nel Trevigiano, ha permesso di generare una linea di termoarredi di design, che non necessita di una fase di cottura, ma di una dolce fase di stagionatura, che dura dalle quarantotto alle settantadue ore. Tutti i processi produttivi sono eseguiti a basse temperature, le quantità di energia usate sono minime.
Si passa poi alla verniciatura, realizzata esclusivamente con vernici a base d’acqua, e all’imballaggio, composto di materiali provenienti da cartone riciclato e certificato ottenendo un prodotto 100% riciclabile. Un impegno quotidiano per sviluppare processi produttivi che riducano al minimo l’impatto ambientale.
«Tutti i prodotti, sia la versione elettrica che idronica, a fine vita, una volta tolti gli elementi strutturali riscaldanti (ad esempio il rame o le resistenze elettriche) possono essere rimacinati per rientrare nel ciclo produttivo», spiegano dall’azienda.
«In questo senso Maarmo agisce creando flussi circolari di materia, capaci così di rigenerarsi. Inoltre, essendo tutti i processi produttivi eseguiti a basse temperature, le quantità di energia usate sono minime. Per chiudere il ciclo green, per ogni radiatore venduto piantiamo un albero grazie alla partnership con la piattaforma Treedom. Così la terra può respirare meglio grazie a noi».
Maarmo infatti, ha intrapreso un’iniziativa insieme a Treedom per piantare un albero per ogni pannello venduto, con l’obiettivo di ridurre la propria carbon footprint, parametro che misura i kg di anidride carbonica prodotta, e sostenere la biodiversità. Infatti, solo una visione e una condotta responsabili come quella di Maarmo contribuiranno nel preservare il futuro delle prossime generazioni.
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