Le aziende Top 100: infrastrutture e transizione energetica, i piani milionari di investimento al centro dello sviluppo futuro
Dagli investimenti previsti al Molo VII di Tmt, ai piani di sviluppo di AcegasApsAmga, alle grandi opportunità per il mondo delle costruzioni di De Eccher fino alle necessità di capitale umano specializzato come dimostra la crescita di Umana. I protagonisti di Top 100 di Nordest Economia dal palco di Ronchi dei Legionari raccontano il futuro prossimo

RONCHI DEI LEGIONARI. Secondo appuntamento di Top 100 di Nordest Economia, questa volta al Trieste Airport di Ronchi dei Legionari. Sul palco gli esperti di PwC e Fondazione Nordest e i protagonisti dell’economia del territorio.
Maria Cristina Landro Partner di PwC ha esordito dopo l’introduzione di Paolo Possamai, direttore di Nordest Economia, ricordando come “L’anno scorso avevamo parlato da delle stanze vuote oggi siamo qui in presenza a parlare dell’economia e del futuro. Quando abbiamo iniziato ad elaborare i dati ci siamo chiesto cosa sarebbe uscito, in realtà i nostri imprenditori hanno saputo gestire bene questo momento, adattandosi al nuovo contesto. In questo momento c’è una grande vitalità molte aziende stanno pensando ad operazioni straordinarie, ma grazie alla grande liquidità disponibili, molte anche in questo territorio stanno pensando ad una quotazione sui mercati finanziari. Il problema che oggi hanno le aziende non riguarda il lavoro ma come farlo, in particolare servono competenze. Per il futuro noi ci attendiamo un andamento nel 2021 superiore al pre-pandemia”.

Possamai, direttore di Nordest Economia, hub del gruppo Gedi, ha sottolineato come l’evento Top 100 si svolga in centro logistico fondamentale del territorio. Con lui sul palco Omar Monestier, direttore del Messaggero Veneto e del Piccolo.
Antonio Marano, presidente di Trieste Airport, è intervenuto sottolineando come: “In questo spazio c’è il top dell’imprenditoria del Nordest, credo anche dell’Italia. Per lo sviluppo non basta l’interscambio delle merci ma anche delle persone. Ci siamo impegnati a connessioni al passo con i tempi, il Fvg resta tuttavia lontano dal resto d’Italia e questo aggrava i nostri bilanci e quelli delle aziende. L’Italia si ferma da un punto di vista trasportistico a Mestre (Venezia) noi stiamo aumentando i nostri collegamenti con le grandi capitali europee anche se abbiamo ancora difficoltà per creare il collegamento con Milano Linate. Bisogna trovare un patto per liberare gli slot di compagnie che non le utilizzano. Serve una rete integrata che però non si realizzerà se non riusciamo a coinvolgere tutti gli attori”.
Nell’analisi sulle Top 100 emergono per il Trentino 15 aziende con 11,7 miliardi di ricavi nel 2020 (-2,9% vs. 2019), il Friuli Venezia Giulia con 15 aziende e 21,4 Mld ricavi nel 2020 (-0,8% vs. 2019) e il Veneto con 70 aziende e 65,8 miliardi di ricavi (-3,9% vs. 2019). L’analisi è stata curata da Manuel Forte Senior Manager PwC Italia e da Gianluca Toschi, ricercatore senior di Fondazione Nordest. “Il mondo che abbiamo vissuto nella pandemia si sono riverberati nei bilanci delle aziende.

Guardando al futuro i dati delle esportazioni e dell’occupazione mostrano una tenuta e un incremento per il 2021, e anche le previsioni per il futuro ci dicono che ci sarà crescita. Saranno due anni con un buon livello di crescita”.
Molti degli analisti, dice Toschi, questa crescita non sarà per tutti “perché la pandemia ha accelerato una serie di trasformazioni. Mentre ciò che preoccupa è l’aumento dei prezzi, quindi l’inflazione, come dimostra l’aumento del prezzo dei container e questo ha in sé una serie di conseguenze, per esempio, sulle catene del valore globali. Infine, un altro dato che preoccupa è l’aumento delle materie prime”. Nonostante questo scenario il 77 per cento degli imprenditori si dice fiducioso sul futuro.
Dopo i dati la parola ai protagonisti, con Raffaella Caprioglio, presidente di Umana, Claudio Rizzani De Eccher, azionista dell’azienda di famiglia, Roberto Gasparetto, AD di AcegasApsAmga e Antonio Maneschi, Owner Tmt.

“Siamo un indicatore importante – dice Caprioglio – stiamo vivendo un momento di grande fermento economico. Non tutti i settori sono egualmente vivaci, ma viviamo un grande rimbalzo. C’è grande progettualità nelle imprese”. Nel 2019 Umana aveva chiuso con ricavi a 726 milioni, nel 2020 610 milioni nel 2021 850 milioni di euro “Un segno che le aziende stanno crescendo perché se così non fosse non avrebbero bisogno di noi”.
Antonio Maneschi, Owner Tmt, spiga: “Abbiamo registrato nel 2021 un aumento forte della domanda che non ha corrisposto ad un aumento dei volumi perché gli armatori hanno avuto difficoltà ad adeguare il tonnellaggio di stiva alla domanda. Quindi un aumento dei noli, ma più che un aumento della domanda ci siamo trovati davanti ad uno shock di offerta. Il 2021 si è presentato con scorte molto basse e un’offerta pronta a reagire in maniera molto vivace, vediamo comunque gli effetti di questo fenomeno, infatti il livello dei noli marittimi si sta riassestando e anche la situazione dell’offerta delle navi si sta avvicinando alla domanda”. Il tema è il Molo VII del Porto di Trieste è in grado di assolvere a queste richieste chiede Possamai? “Il potenziamento del Molo è una delle parole d’ordine, andremo ad allungare la piattaforma con opere civili molto importanti e metteremo in campo gru di ultima generazione. Il fenomeno ormai evidente si va verso un gigantismo e concentrazione di armatori e le infrastrutture devono essere adeguati a questo. Nei prossimi 10 anni abbiamo investimenti nell’ordine di 150 milioni” spiega Maneschi.
Sul tema delle infrastrutture il Pnrr è uno dei cardini dello sviluppo futuro, dice De Eccher. “Ci troviamo davanti ad un grande elettroshock, con un flusso enorme di denaro che è necessario che l’Italia sappia spendere. Il volume di investimenti è enorme quindi dovrà esserci il massimo sforzo, l’Italia ha bisogno di infrastrutture e anche di manutenzioni: dai ponti alle gallerie. I prossimi due o tre anni saranno cruciali”. Quello che sta avanzando, dice De Eccher, è un ciclo di crescita “il mondo delle costruzioni potrà avere un buon futuro per i prossimi lustri non per i prossimi anni. Le infrastrutture hanno necessità di manutenzioni ovunque, anche se io sono più ottimista per il mercato globale che per quello italiano”.
Roberto Gasparetto, AD di AcegasApsAmga, “Abbiamo un piano di circa 120 milioni di investimento all’anno per i prossimi anni che saranno concentrati sulle reti, le nostre infrastrutture hanno bisogno di essere aumentate ma anche modernizzate. La reti di Trieste per gas e acqua è una delle più antiche d’Italia, per esempio, quindi di questi 120 milioni il 70 per cento sarà destinato all’estensione e la capacità di queste reti, anche per quanto riguarda gli stress climatici. La cosa fondamentale sarà quella di sviluppare i nostri investimenti come sviluppo del territorio, le imprese nella nostra filiera sono dei partner prima di tutto. Siamo impegnati nel revamping del termovalorizzatore sia di Padova che di Trieste, inoltre stiamo lavorando per il potenziamento del sistema di elettrificazione del Porto di Trieste. Il nostro obiettivo è arrivato per affrontare la transizione energetica”.
Sul futuro che ci attende, Caprioglio spiega “i primi mesi li attendiamo positivi, dei 30 mila nostri lavoratori temporanei nelle aziende circa 7 mila sono ora a tempo indeterminato. Le aziende necessitano di figure molto specializzate e questo rende la ricerca delle aziende. C’è però un dumping nei contratti di lavoro, di chi non rispetta i contratti di lavoro. Noi presenteremo il nostro primo bilancio di sostenibilità e il cardine sarà la sostenibilità del lavoro, che deve rispettare le norme”.
Il tema della manodopera è al centro del futuro spiega De Eccher: “Nei nostro progetti ad alto valore, come quelli che stiamo facendo in Russia, dove stiamo costruendo un’azienda di satelliti spaziali o in una aziende del settore farmaceutico. Noi intendiamo essere un aggregatore nel settore di contractor di alto livello”.
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