L’assemblea di Banca Finint vara la nuova squadra di governo L’ex UniCredit Izzi nominato ad

La squadra di vertice è così composta: Enrico Marchi presidente, Fabio Innocenzi, nominato vicepresidente esecutivo con delega a iniziative strategiche e operazioni straordinarie, Giovanni Perissinotto resta vicepresidente, mentro l’ex UniCredit Lucio Izzi diventa amministratore delegato al posto di Innocenzi

Roberta Paolini

L’assemblea di Banca Finint approva il miglior bilancio di sempre, con un utile ante imposte record a 26,8 milioni, 18,9 milioni di utile netto e apre ad una fase di sviluppo. Nel corso dell’assise oltre a deliberare la distribuzione di un dividendo di 11 milioni e un accantonamento a riserva di oltre 1 milione, il gruppo finanziario di Conegliano ha anche nominato il nuovo consiglio di amministrazione. Nomine che mostrano in controluce anche la traiettoria di sviluppo futuro del gruppo.

La squadra di vertice è così composta: Enrico Marchi presidente, Fabio Innocenzi, nominato vicepresidente esecutivo con delega a iniziative strategiche e operazioni straordinarie, Giovanni Perissinotto resta vicepresidente, mentro l’ex UniCredit Lucio Izzi diventa amministratore delegato al posto di Innocenzi.

Luciano Colombini, infine, resta consigliere esecutivo con delega allo sviluppo commerciale, acquisizione clientela e gestione bankers. Tra le novità - oltre all’ingresso di tre nuovi consiglieri indipendenti (vedi scheda a fianco)- entra nel board anche il figlio del presidente Marchi, Giovanni, che avrà le deleghe su IT&Operations, risorse umane e innovazione. «È un giorno importante per il nostro gruppo - ha esordito Marchi (che è anche presidente del gruppo Nem, editore di questo giornale) - abbiamo approvato il bilancio con il miglior risultato della nostra storia, 26,8 milioni ante imposte e 18,9 milioni netti.

Abbiamo anche deciso una serie di cambiamenti e nomine nella nostra governance, in parte necessitati da normative e per il resto fisiologici, con l'obiettivo di potenziare ancor più il gruppo dal punto di vista dei contributi qualitativi da parte dei manager. Il nostro intento è quello di diventare sempre più la banca dei banchieri».

Sull’ingresso di Izzi, che Marchi ammette di aver corteggiato a lungo e di aver scelto senza l’aiuto di head hunter, aggiunge: «Ci conosce bene e credo che la sua esperienza darà nuova spinta alla nostra banca» Infine sull’entrata del figlio Giovanni spiega: «L'ingresso di mio figlio Giovanni è un passaggio importante nella storia del nostro gruppo bancario. Giovanni ha lavorato a stretto contatto con Innocenzi, ha fatto esperienze all'estero. E oggi è in azienda insieme a mia figlia Margherita, che segue lo sviluppo internazionale. Mi fa piacere che entri nel consiglio di amministrazione della banca e continui con la nuova generazione l'impegno della nostra famiglia in questo istituto che ho creato nel 1980, che è diventato leader in alcuni settori grazie a un concentrato di eccellenza».

A giugno ci sarà il nuovo piano industriale, Izzi non si lascia andare ad anticipazioni, ma specifica: «Sarà un piano orientato alla crescita del business. Siamo attenti a tutti i nostri settori, a cogliere tutte le opportunità per aggiungere angoli nuovi alla nostra leadership in nicchie profittevoli». Innocenzi che con la qualifica di vicepresidente esecutivo seguirà gli aspetti più legati all’M&A e alle operazioni straordinarie sottolinea come «tutti i settori in cui operiamo sono interessanti per potenziali operazioni. Teniamo le antenne ben dritte, la parte ordinaria sta crescendo a doppia cifra, per cui operazioni o progetti speciali sono un’opportunità ma non un obbligo». —

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