La stampante 3D che “fotocopia” tessuti e organi per trapianti: parte da Treviso la medicina del futuro

SolidWorld Group ha rilevato il brevetto di “Electrospider”, sviluppata dall’università di Pisa. Il presidente Rizzo: «Un orgoglio la sinergia tra imprese e ricerca che impatta sulla vita reale delle persone»

La redazione

TREVISO. Tessuti e organi “fotocopiati” e stampati in 3D, anche per i trapianti. Poteva sembrare un futuro da fantascienza, ora è una strada tracciata. In prima linea in questa rivoluzione c’è un’azienda trevigiana, SolidWorld Group, che ha rilevato il brevetto di una biostampante 3D sviluppato in collaborazione con l’università di Pisa.

Le applicazioni sono straordinarie, sia quelle future, sia quelle già possibili. Capace di ricreare tessuti biologici compatibili con l’essere umano grazie alla stampa di idrogeli innovativi caricati con cellule del soggetto stesso, Electrospider – questo il nome della biostampante brevettata – «può riprodurre in un’unica soluzione di stampa strutture articolate con combinazioni cellulari eterogenee sia per densità, che per dimensione, replicando così la complessità dei tessuti umani», spiega SolidWorld.

Le applicazioni sono le più diverse: in ambito biomedico, l’obiettivo a lungo termine è di ricostruire organi e tessuti da trapianto partendo dalle cellule del paziente stesso o da quelle di consanguinei, in modo da ridurre i tempi di ospedalizzazione, i rischi di rigetto, eliminando i tempi di attesa collegati all’individuazione di un donatore compatibile.

Al momento, Electrospider è in grado di realizzare strutture di tessuto più piccole, che consentono di testare la terapia, in particolare oncologica, che verrà poi applicata sul paziente. In campo farmacologico e cosmetico, la replica dei tessuti consente di testare farmaci, creme e prodotti, rendendoli sicuri per l’uomo e meno impattanti per l’ambiente (in particolare, evitando la sperimentazione sugli animali).

Un’altra possibile applicazione riguarda il settore moda, dove sarà possibile realizzare accessori e articoli di pelletteria partendo dalla biopsia degli animali. Pelle vera, insomma, ma “copiata”, in pratica clonata e stampata.

Nello specifico dell’operazione di acquisizione, Bio3DPrinting Srl, società recentemente nata dalla collaborazione tra SolidWorld e il gruppo di Biofabrication del centro di ricerca “E. Piaggio” dell’università di Pisa, ha acquisito dalla stessa università il brevetto Electrospider, la biostampante in 3D su tessuti umani che costituisce «un’evoluzione epocale nei campi della medicina rigenerativa (sia di organi che di tessuti), della ricerca farmacologica e cosmetica e nei processi di testing e produzione di farmaci e prodotti di cosmesi.

Electrospider è frutto di una collaborazione sinergica tra il mondo della ricerca, dell’università e dell’industria, che vede protagonista da un lato SolidWorld Group e dall’altro il gruppo di Biofabrication dell’università di Pisa, con il centro di ricerca E. Piaggio, diretto dal professor Giovanni Vozzi, ordinario di Bioingegneria e direttore del Biofabrication Lab».

Oggi il settore delle biostampanti è in fortissima crescita ed espansione: Grand View Research ha stimato per la bio-stampa 3D un volume di business globale pari a 4,4 miliardi di dollari entro il 2028 e un tasso di crescita annuale del 15,8% in circa sette anni. Questo anche grazie all'epidemia di Covid-19 ed alla conseguente crescente esigenza di sperimentazione sui farmaci.

L’acquisizione del brevetto internazionale (che avrà validità in Europa, negli Stati Uniti e in Cina) rientra nella strategia di crescita e sviluppo già annunciata dal Gruppo in sede di quotazione all’Euronext Growth Milan lo scorso 6 luglio e che vede SolidWorld Group impegnato, in particolare, nel rafforzamento della propria posizione nel settore biomedicale e nell’acquisizione di ulteriori competenze nel campo della produzione di hardware e software per l’industria 4.0, nonché nello sviluppo della tecnologia per la realtà aumentata.

Roberto Rizzo, fondatore e presidente di SolidWorld Group, ha dichiarato: «L’acquisizione di questo importante brevetto testimonia la capacità del Gruppo SolidWorld di intercettare con tempestività le evoluzioni del mercato ed entrare in settori ad altissimo potenziale di crescita e sviluppo grazie ad un know how unico e sedimentato negli anni.

Ora lavoreremo per affinare questo prototipo di laboratorio e renderlo un prodotto commerciale e disponibile sul mercato affinché questa tecnologia possa essere immediatamente applicabile. Ma non voglio parlare solo di business: la collaborazione con un centro di eccellenza come l’università di Pisa ci rende particolarmente orgogliosi in quanto dimostra quanto la cooperazione tra il mondo dell’impresa e quello dello studio e della ricerca possa avere un impatto reale e positivo sulla vita e i bisogni delle persone».

Bio3DPrinting, società che fa parte del Gruppo, il cui CdA è presieduto da Aurora De Acutis, giovane ingegnere biomedico e ricercatrice, guiderà il processo che porterà al perfezionamento della stampante e alla sua messa in vendita sul mercato, coordinando e sfruttando la ventennale esperienza delle società di SolidWorld Group, anche in ambito biomedicale, un network di relazioni consolidate nel settore ed un forte know-how del contesto di riferimento.

Electrospider verrà presentata per la prima volta al pubblico nel corso del Congresso Mondiale sulla Biofabbricazione “Biofabrication 2022”, promossa dall’International Society for Biofabrcation, che si terrà in Toscana a Montecatini Terme  dal 25 al 28 Settembre 2022.

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