La pasticceria vicentina Filippi adotta 180 mila api

L’azienda vicentina, che produce dolci da ricorrenza di fascia alta, è una società benefit ha deciso di investire nell’oasi Saving Bees, animata da Matteo De Simone, scienziato con laurea in agraria conseguita a Padova

Stefano Ferrio

VICENZA. La Rete fa bene alle api, specie di insetti imenotteri in pericolo al centro della Giornata mondiale della biodiversità, che cade il 20 maggio. Questo benefico ruolo di internet è chiarito dalla bella storia che, partendo da un dolce venduto online, ha appena portato una pasticceria dell’Alto Vicentino, la Filippi di Zanè, specializzata in panettoni e colombe di fascia alta, a investire più di settemila euro nell’adozione, per tre anni, di 180mila api ospitate nell’oasi Saving Bees. Quest’ultima è costituita da 13mila metri quadrati di verde in territorio di Rovigo, destinati all’apicoltura su iniziativa di un gruppo di volontari unitisi attorno a Matteo De Simone, scienziato con laurea in agraria conseguita a Padova.

“Tutto incomincia un mese e mezzo fa dalla telefonata di una cliente, stupita dall’uso della plastica che facciamo nelle nostre confezioni per proteggere i prodotti. Nello specifico, la signora chiama da fuori provincia, dopo avere acquistato online una colomba pasquale” racconta Andrea Filippi, 42 anni, socio di quest’impresa familiare (laboratorio più negozio), assieme al fratello Lorenzo, a papà Giuliano, e naturalmente a mamma Maria Gasparini, figlia della nonna Lucia che nel 1972 apriva la bottega dove attualmente lavorano 14 dipendenti fissi, oltre a una cinquantina di stagionali, fatturando più di sette milioni all’anno.

“Da lì – continua Andrea Filippi – inizia la conversazione in cui io chiarisco alla cliente che si tratta di involucri di plastica riciclata da due grammi l’uno, e lei per contro, probabilmente colpita dalla nostra denominazione di società benefit, predisposta quindi a investire per il bene della comunità in cui opera, si adopera per spiegarmi nel dettaglio la storia dell’oasi Saving Bees. Apprendo così che questa è nata per fronteggiare la progressiva estinzione a livello locale e globale delle api, che svolgono notoriamente un ruolo fondamentale negli ecosistemi terrestri, dove producono miele e partecipano all’impollinazione di miliardi di fiori”.

“A volte – se ne viene fuori il pasticcere, con fare scherzoso – mi viene il sospetto che sia stata una chiamata preparata ad arte, con il pretesto della plastica, da parte di una volontaria o sostenitrice di Saving Bees... Ma, se così fosse, sarebbe stata una mossa vincente, per la quale c’è da complimentarsi”. “Infatti – chiarisce Andrea Filippi – noi abbiamo a che fare da sempre con le api, dato che dolcifichiamo i lievitati utilizzando soprattutto miele, oltre a una minima parte del cosiddetto zucchero invertito. Per cui ci è sembrato davvero il minimo contribuire alla salvaguardia di questi nostri collaboratori investendo per tre anni nella tutela di 180mila api”.

Che le api siano in pericolo di progressiva estinzione è testimoniato da ricerche come quella pubblicata lo scorso settembre sulla rivista scientifica One Earth, dove si apprende che, fra il 2006 e il 2015, è scomparso dalle rilevazioni umane il 25% delle specie selvagge censite alla fine del secolo scorso. Fortuna vuole che il problema sia ormai recepito in profondità, come testimoniato dalla lista delle 19 aziende partner di Saving Bees, comprendenti svariati tipi di brand, spaziando dall’italiano Coop al giapponese Komatsu. Ora, come si leggerà nelle targhette applicate alle arnie “adottate”, c’è anche la pasticceria artigiana Filippi.

Argomenti:api

Riproduzione riservata © il Nord Est