La padovana Steelnova acquisita da Swegon: «Accorciamo la filiera»

Nicola Brillo

La multinazionale svedese Swegon Group rafforza il controllo della catena di fornitura in Italia e acquista la padovana Steelnova, specializzata nelle lavorazioni di carpenteria di precisione con sede a Padova.

L’acquisizione ha l’obiettivo di consolidare la presenza del gruppo in Italia, dove è presente dal 2010 tramite l’acquisizione di Blue Box, divenuta poi Swegon Operations.

«Due i driver dell’acquisizione» spiega Massimo Boischio, amministratore delegato di Swegon Operations «per aumentare i servizi al cliente dell’azienda e la sostenibilità, con il controllo della filiera, uno dei nostri punti chiave per lo sviluppo del business. Negli ultimi due anni abbiamo realizzato alcune operazioni di verticalizzazione e altre ne arriveranno nei prossimi mesi, se vi saranno le opportunità. Noi ci poniamo l’obiettivo di un controllo maggiore della filiera su alcune tipologie di approvvigionamenti».

Steelnova ha un fatturato di 3 milioni e un team di 25 persone. Swegon assicura che l’azienda padovana continuerà a crescere, con un focus sui rapporti commerciali e attenzione allo sviluppo delle persone e delle competenze.

La multinazionale svedese, leader nelle soluzioni per la ventilazione, il riscaldamento, il raffreddamento e l'ottimizzazione degli impianti di climatizzazione, ha un fatturato globale annuo di 700 milioni di euro (dato 2022). Lo scorso anno ha registrano un’ulteriore crescita.

La controllata italiana Swegon Operations, con sede a Cantarana di Cona, registra circa 120 milioni di ricavi e 450 dipendenti (dati 2022). È specializzata nella progettazione, produzione e vendita di pompe di calore e chiller per applicazioni civili ed industriali, soluzioni tecnologiche che garantiscono attenzione nella riduzione dei consumi energetici e una accuratezza nella tracciatura e nella minimizzazione dell’emissione di CO2. La controllata italiana ha visto lo scorso anno il fatturato crescere di oltre 20 per cento.

«Veniamo da un 2022 e dalla prima parte del 2023 con forti turbolenze sul fronte degli approvvigionamenti», prosegue Boischio. «La seconda parte del 2023 ha visto una stabilizzazione, ora però stiamo assistendo ad una situazione piuttosto “nervosa”, causata dai problemi alla logistica causati dagli scontri nel Mar Rosso, anche se a breve termine problemi non ci sono. Il futuro rimane però incerto: sono purtroppo sempre possibili speculazioni sui prezzi».

L’obiettivo del gruppo svedese è consolidare la frammentata industria europea del settore, facendo leva su centri di competenza riconosciuti a livello internazionale.

L’azienda ha avviato numerose iniziative di welfare verso i collaboratori con l’obiettivo di alzare quanto più possibile il tasso di retention e, al contempo, innestare nel team giovani talenti per supportare la crescita futura del gruppo in Italia.

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