La Gas appesa alla speranza: arriva la proposta di Walter Maiocchi in attesa che la procura decida per il fallimento

VICENZA. Dopo aver salvato il cashmere di Malo l’imprenditore Walter Maiocchi si fa avanti con Gas. «Sì, ho mandato una manifestazione di interesse al commissario giudiziale della Grotto di Chiuppano».
Ha detto dalle colonne de Il Giornale di Vicenza l’imprenditore aggiungendo di aver scritto al commissario «che la manifestazione di interesse e quindi la disponibilità a formulare un'offerta è vincolata alla possibilità di avere accesso ai dati societari per poter svolgere un'analisi e valutare un'offerta».
Non è la prima che Maiocchi si avvicina alla società che rischia il fallimento, in quanto già nel 2019, prima del concordato, aveva siglato una lettera di intenti con la famiglia Grotto. Ma la famiglia poi cambiò improvvisamente idea.
Ora con il concordato saltato a causa del mancato voto di Dea Capital, titolare della maggioranza assoluta del debito della società, la strada che si prefigura per la società è il fallimento. E con esso la perdita del lavoro per 200 persone. In realtà la Procura di Vicenza non ha ancora fissato l’udienza per il fallimento che è atteso per la fine di novembre.
Secondo alcune fonti gli attuali amministratori non avrebbero al momento ricevuto alcuna comunicazione da Maiocchi. Ma l’imprenditore ha chiarito nella stessa intervista che «Se nel piano 2019 i Grotto potevano rimanere a fare i passeggeri senza tenere più il volante, direi che oggi non li vorrei neppure in auto. In altre parole, oltre all'accesso alle carte, la condizione è la discontinuità totale della gestione attuale. I soci di prima non devono esserci più. Non potrei più lavorare con gente che si è comportata in questo modo cambiando improvvisamente le carte».
Maiocchi ha anche anticipato di aver già parlato con i maggiori creditori, “non potrei mai partire con una benda sugli occhi”.
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