Interporto Padova, cruciale la fusione con Magazzini Generali. Il futuro chiede automazione e più green
Nel suo intervento il presidente Franco Pasqualetti ripercorre le tappe e i primati raggiunti

PADOVA
I servizi di Cityporto e la fusione con i Magazzini Generali, gli investimenti nelle rinnovabili e il riconoscimento di Interporto come nodo “Core” della rete europea dei trasporti, le gru elettriche a portale e il processo di automazione dei terminal. Sono questi solo alcuni dei passi che Interporto di Padova ha percorso negli ultimi 20 anni. Passi da gigante, quelli ricordati dal presidente Franco Pasqualetti nel suo intervento al convegno per i 50 anni della società, che hanno portato la piattaforma logistica di Padova a scommettere sulla crescita dei volumi movimentati (400 mila Teu e 8 mila treni entro la fine dell’anno) anche in un 2023 estremamente difficile e incerto. «Interporto Merci Padova Spa viene costituita il 6 giugno 1973» ha ricordato Pasqualetti «Il capitale sociale fissato in 60 milioni di lire. Del “Progetto esecutivo del centro smistamento merci di Padova” venne incaricato il prof. Alberto Russo Frattasi (del Politecnico di Torino). Già da 10 anni si parlava dei “centri di smistamento merci” e degli “autoporti” ma fu da un evento padovano, la fiera Tramag (trasporti e magazzino), che nacque il neologismo “Interporto”. Fu coniato in quell’occasione da Mauro Ferretti direttore commerciale delle Ferrovie dello Stato. E il prof. Mario Volpato, allora presidente della Camera di commercio di Padova, fu il deciso promotore di quella che probabilmente è stata la prima società a utilizzare il neologismo «interporto» nella propria denominazione sociale». Grazie anche alle competenze di un gruppo di lavoro di eccellenza, la società di logistica della città di Padova nacque sotto la stella dell’innovazione, una stella che l’ha accompagnato in tutto il suo percorso evolutivo. «Il tempo non si misura in anni ma in trasformazioni» ha detto il presidente di Interporto «e questa società, anche nella sua storia recente, ha saputo evolvere radicalmente e adattarsi a ogni cambiamento del mercato arrivando a essere una struttura d’avanguardia in Europa per sostenibilità, digitalizzazione, efficienza dei processi. Una società che ha in serbo ancora molte sorprese per il suo futuro».
Riproduzione riservata © il Nord Est