Il progetto VeNetWork è pronto al salto dimensionale, Baban: «Obiettivo 2022 a 300 milioni di ricavi»
Il presidente Baban: «Nel 2021 fatturato a 206 milioni, in crescita del 53,2%». Entro fine anno 50 milioni pronti per essere investiti in altre cinque società

VENEZIA. Il 2021 si è chiuso con una crescita del fatturato a 206,4 milioni di euro, in miglioramento del 53,2% rispetto all’esercizio precedente. E anche i primi mesi dell’anno proseguono allo stesso ritmo. Soddisfazione a VeNetWork, la società di investimenti che sostiene ed accelera la crescita di aziende a Nordest, e che punta ai 300 milioni di fatturato a fine anno.
Ed è già pronta un’accelerazione: altri 50 milioni di euro sono pronti ad essere investire nei prossimi 12 mesi per l’acquisizione di nuove quote societarie. Cinque società sono nel mirino entro al fine dell’anno: dal food alla supply chain di eccellenza. «Il 2021 ci ha visto rafforzare ulteriormente un trend di crescita che persiste da anni - commenta il presidente di VeNetWork, Alberto Baban -. La strategia alla base della società, che guarda alla creazione di nuovi modelli d’impresa tramite i quali generare valore, salvaguardare competenze e posti di lavoro, si conferma vincente».
Il trend funziona e molte sono le proposte che “affollano" i social del presidente, con aziende che si “offrono” ad entrare in VeNetWork. «C’è un cambio di mentalità dell’imprenditore veneto, grazie alla validazione dei nostri numeri siamo attrattivi - aggiunge Baban -. Un gruppo con spalle forte e capacità di investimento, che consente di cambiare la dimensione delle imprese del gruppo». Il margine operativo lordo adjusted è cresciuto del 65,1% e ha raggiunto i 25,5 milioni di euro (era a 15,5 milioni di euro nel 2020).
In crescita (+17,5%) anche il patrimonio netto che ha raggiunto gli 88,6 milioni di euro rispetto ai 75,3 milioni di euro del 2020. L’esercizio 2021 non beneficia dei risultati economico-finanziari di Fotomeccanica (lavorazione metalli per occhialeria, moda, packaging e design destinati ai marchi del lusso e ai settori tecnici - Pederobba), entrata nel perimetro VeNetWork a giugno di quest’anno con 50 addetti. «Ci sono dei cluster che si stanno sviluppando meglio, come la e-mobility di Fantic, che sta avendo un successo importante - spiega Baban -, poi la supply chain dell’occhialeria e le altre aziende in portafoglio che stanno performando bene. Investiremo molto sulla territorialità, puntiamo sulle eccellenze della manifattura». La società per azioni con capitali privati VeNetWork, nata nel 2011, detiene la maggioranza del capitale sociale di primarie aziende del Triveneto, attive in settori strategici. In tre anni ha più che triplicato i ricavi. Controlla Atex Industries (batterie per e-mobility, schede elettroniche, sistemi di meccatronica - San Vito al Tagliamento, Pordenone), Bauer (import di erbe e spezie, tra i principali fornitori italiani in diversi settori, tra cui erboristeria, cosmetica, alcolici - Gradisca d’Isonzo, Udine), Bellelli (seggiolini trasporto bimbi in bici / auto e relativi accessori - Badia Polesine, Rovigo), Fantic Motor (produzione di e-bike, monopattini e veicoli a due ruote - Dosson di Casier, Treviso), Tris Ottica (occhialeria alto di gamma - Segusino, Treviso), Reply (minuteria per occhialeria - Pederobba, Treviso) e Venice by Boat (trasporto privato/pubblico di persone in laguna di Venezia, Grado e Trieste).
«VeNetWork si qualifica come un vero e proprio polo d’eccellenza, grazie a solide imprese attive in settori strategici ad alto potenziale - aggiunge l’ad Tiziano Busin -. La nostra realtà, in un momento storico in cui non mancano problematiche e difficoltà, può affermarsi sempre più quale esempio virtuoso e dinamico». Le diverse realtà contano al 31 dicembre 2021 complessivamente 830 dipendenti, in aumento del 40% rispetto al 2020.
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