Il polimero Bluair® per produrre acciaio green, la nuova sfida di Iren in Friuli

Inaugurato a San Giorgio di Nogaro il nuovo impianto da 21 milioni di euro complessivi. Ricavato dal riciclo degli imballaggi in plastica, il polimero viene usato come agente riducente nel processo siderurgico in sostituzione del carbone

SAN GIORGIO DI NOGARO. Da un lato aumentare la quota di riciclo della plastica, dall’altro rendere più pulita e sostenibile la produzione di acciaio da forno elettrico.

È il doppio risultato reso possibile di Bluair, il polimero brevettato dalla società I.Blu, controllata dal gruppo Iren e partecipata al 20% dalla friulana Idealservice.

Bluair rappresenta il fiore all’occhiello del rinnovato impianto di selezione rifiuti di San Giorgio di Nogaro, il cui raddoppio è stato ufficialmente inaugurato ieri alla presenza di Vannia Gavia, sottosegretario alla Transizione ecologica, del presidente della Regione Massimiliano Fedriga, della numero uno di Confindustria Udine Anna Mareschi Danieli, con il presidente Renato Boero e l’amministratore delegato Gianni Vittorio Armani a fare gli onori di casa per Iren, la multiutility con sede a Reggio Emilia che con l’acquisizione I.Blu, perfezionata nell’agosto 2020, ha posto i primi passi per la sua presenza a Nordest nel campo della gestione dei rifiuti.

Il nuovo impianto, costruito nello stesso sito dove è già presente il centro di selezione delle plastiche, si estende per una superficie di 40mila mq, impiega oltre 120 addetti, è in grado di selezionare 115mila tonnellate all’anno di rifiuti plastici, con un output di 70mila tonnellate del polimero.

Acquisito con un investimento di 16 milioni, e per un enterprise value di 47, il sito è il frutto di un investimento di ulteriori 12 milioni quest’anno, cui se ne aggiungeranno altri 9 nel 2022. L’impianto selezione e tratta plastiche che non possono essere avviate nei tradizionali circuiti di riciclo e che, invece, trovano un riciclo attivo nella produzione di Bluair, un polimero che può essere utilizzato in sostituzione del carbone come agente riducente e come ottimizzatore di processo nella produzione dell’acciaio.

Bluair consente l’abbattimento delle emissioni di CO2 di oltre il 30%, la riduzione dei consumi elettrici, il miglioramento della qualità delle emissioni e, più in generale, del processo siderurgico. Da qui l’interesse di grandi player dell’acciaio come l’austriaca Voest Alpine, l’italiana Feralpi, la prima ad aver integralmente sostituito il carbone con Bluair, ma anche delle regionali Abs e Pittini. Grazie al nuovo impianto di San Giorgio la capacità produttiva del polimero, già realizzato da I.Blu nel suo impianto veneto di Costa di Rovigo, salirà dalle attuali 30mila a 100mila tonnellate all’anno.

Coinvolta nel progetto, come detto, anche la friulana Idealservice, la cooperativa di Pasian di Prato che ancora detiene, dopo la cessione dello scorso anno, il 20% delle quote di I.Blu. «Oltre al 20% del capitale e alla presidenza nel Cda – spiega il presidente di Idealservice Marco Riboli e di I.Blu– questa operazione ci ha consentito di diventare partner strategico di Iren nell’ambito della raccolta differenziata».

Marco Riboli, presidente di I.Blu
Marco Riboli, presidente di I.Blu

«L’accordo di cessione siglato lo scorso anno – continua Riboli - prevede infatti l’affidamento a Idealservice, per un periodo di nove anni, della gestione di tre impianti Iren di selezione multimateriale, uno a Cairo Montenotte, in provincia Savona, dove siamo già operativi, più due impianti prossimi a partire in provincia di Torino, a conferma che non si è trattato di una cessione tesa soltanto a fare cassa, ma finalizzata a un’espansione del fatturato e dell’occupazione della nostra coop».

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