Il colosso cinese del packaging rileva e salva la padovana Alternapak
Greatview Aseptic ha concluso l’acquisizione dello stabilimento di San Pietro in Gu, in crisi da inizio anno e con produzione sospesa. «Salviamo i posti di lavoro»

«Chiudiamo l'azienda». A febbraio era arrivata la doccia gelata per la novantina di dipendenti della Alternapak di San Pietro in Gu, attiva nella produzione di imballaggi alimentari, controllata da una società olandese. Ora a salvare lo stabilimento padovano arriva l'acquisizione da parte di un gruppo cinese del settore, Greatview Aseptic Packaging, fondata a Pechino nel 2003, già presente in Europa con uno stabilimento produttivo ad Halle, in Germania. Questo per il gruppo sarà il quinto. La cessione dell'azienda - si legge in una nota degli studi professionali che hanno curato la trattativa - consentirà la salvaguardia degli assetti occupazionali: «La forza lavoro continuerà il proprio rapporto alle dipendenze dell'acquirente con beneficio per l'intero tessuto economico locale, a fronte dell'indotto derivante dalla ripresa dell'attività imprenditoriale».

Un lieto fine, dunque, per una vertenza che in questi mesi ha preoccupato non solo i lavoratori e le loro famiglie. Era stato un vero fulmine a ciel sereno, a inizio febbraio di quest' anno, l'annuncio dell'intenzione da parte della proprietà di chiudere la produzione nello stabilimento di San Pietro in Gu, che dava lavoro a 91 dipendenti.
Un dramma occupazione per tante famiglie, un caso del quale si era interessata anche la Regione con un ruolo di mediatore per provare a trovare una soluzione. Si sono cercati acquirenti potenzialmente intenzionati a subentrare, e ora la manifestazione d'interesse da parte del gruppo cinese Greatview Aseptic Packaging ha trovato la concretizzazione ufficiale dopo un pre-accordo che risale al mese di agosto. Nel frattempo, una settantina di lavoratori si sono ricollocati: in organico sono rimasti una ventina, e con loro ripartirà la produzione.
L'intenzione della nuova proprietà è quella di aumentare la forza lavoro con un piano di assunzioni. «Siamo soddisfatti, una soluzione che garantisce continuità occupazionale e il mantenimento di uno stabilimento importante», sottolinea Paola Guidolin, segretaria Fistel Cisl Veneto. Il 15 novembre, in sede di tavolo regionale, la nuova proprietà illustrerà i piani di sviluppo.
I venditori sono stati assistiti dallo Studio Wise Legal & Tax di Padova, con Riccardo Rocca e Filippo Lemmo per gli aspetti di diritto societario, Andrea Rinaldi per gli aspetti giuslavoristici, coadiuvati da Francesco Galante e Gianluca Martorana; per gli aspetti fiscali hanno operato Luca Furlan, Barbara Meneghello e Massimo Rossignoli.
Wise Legal & Tax, unitamente a Mario Cuneo, ha seguito altresì tutta la procedura Cigs coordinandosi con il Team di Veneto Lavoro della Regione Veneto. L’operazione è stata seguita, per la parte acquirente, dallo Studio legale Cocuzza & Associati di Milano con Claudio Cocuzza che ha coordinato il team composto da Patrizio Cataldo, che ha seguito gli aspetti societari, Domenica Cotroneo, che si è occupata dei profili giuslavoristici, e Giorgia Innamorato; da EY, con un team composto da Francesco Pio Giovanni Serricchio, Emilio Corrà, Antonio Celenza, Pietro Ronconi, Corina Mardare per gli aspetti finanziari e Savino Tatò, Baldassare Bono, e Beatrice Giaconia per gli aspetti fiscali.
Gli aspetti notarili della cessione sono stati curati dallo studio Picciolo e Pantè, con il notaio Fabio Gaspare Pantè.
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