Il bellunese Moreno De Col è il nuovo Presidente di Cna Veneto
Nato a Pieve d’Alpago (BL) 62 anni fa, dopo il diploma di geometra all’istituto Colotti di Feltre ha collaborato in modo continuo con l’impresa edile di famiglia, fondata dal padre Mauro nel 1962, prendendone le redini con i fratelli dopo la sua morte. Al centro de suo mandato la valorizzazione delle persone, lo sviluppo del territorio nell’ottica degli investimenti del Pnrr e la sfida del digitale

VENEZIA. Moreno De Col è il nuovo Presidente di Cna Veneto, eletto durante l’Assemblea del Consiglio Regionale Elettivo svoltasi a Villa Valier a Mira (VE). Succede al Presidente uscente Alessandro Conte, che ha retto la Confederazione per 9 anni.
Nato a Pieve d’Alpago (BL) 62 anni fa, dopo il diploma di geometra all’istituto Colotti di Feltre ha collaborato in modo continuo con l’impresa edile di famiglia, fondata dal padre Mauro nel 1962, prendendone le redini con i fratelli dopo la sua morte e trasformandola nell’impresa di costruzioni “De Col Costruzioni dei F.lli De Col s.n.c.”.
Impegnato nella pubblica amministrazione – quale consigliere comunale di Pieve d’Alpago dal 1985-2001 e per alcuni anni assessore dello stesso Comune e consigliere e poi, fino al 2001 Presidente della Comunità Montana dell’Alpago – ha ricoperto numerosi incarichi all’interno degli organismi ed in rappresentanza: fino al 2017 presidente provinciale Appia Cna Belluno; componente della presidenza regionale Cna dal 2008 al 2017; componente della direzione nazionale Cna dal 2009 al 2017. È stato componente del consiglio e successivamente della giunta CCIAA Belluno e del consiglio CCIAA Treviso-Belluno, e dal 2017 è presidente di Ecipa Nord-Est.
“Mi impegnerò per migliorare le interconnessioni tra Territoriali e Regionale in un’ottica di sistema, e per rafforzare e aggiornare le competenze nelle nostre strutture così da affrontare qualsiasi sfida con piena consapevolezza” ha detto il neoeletto presidente.
“Tre i cardini del mio pensiero: persone, territorio, evoluzione – ha aggiunto -. L’impresa artigiana senza persone non esiste. Le persone sono il plus che rende attrattiva l’impresa artigiana, grazie alla feconda trasmissione di saperi e competenze, e grazie al fruttuoso ricambio generazionale. Grandi risorse arriveranno nel nostro territorio e ci auguriamo che la ripresa possa farsi sempre più consistente. Ma è doverosa una attenzione al territorio in un’ottica di sostenibilità altrimenti non si va da nessuna parte”. In conclusione ha poi parlato della sfida per il futuro degli artigiani.
“Il digitale ci sta cambiando e ci cambierà ma per cavalcare questa prepotente onda innovativa dobbiamo evolvere come imprese e come Cna. Nuove richieste di servizi e rappresentanza per la Cna; sempre più supporto alla formazione, alla consulenza, all’analisi dei mercati, delle tecnologie e dinamiche gestionali”.
Oltre che per il rinnovo delle cariche direzionali della Confederazione, l’Assemblea è stata importante momento di confronto con le Istituzioni Regionali con la presenza del presidente della Regione Veneto Luca Zaia: «Il Veneto di oggi non sarebbe il Veneto che conosciamo senza gli artigiani – ha detto il governatore –. Su 430mila partite Iva sono attive 124mila imprese artigiane che non rappresentano solo una dimensione economica, ma una dimensione identitaria del “saper fare”.
Gli artigiani e il sistema delle imprese del Veneto hanno creato un sostrato che permette oggi a qualsiasi giovane di mettere in pratica una idea. Il Covid ci lascia uno strascico pesante con 11.700 morti. Dal 21 febbraio 2020 abbiamo trascinato una partita non facile. Le imprese si sono difese bene anche se qualcuna si è persa durante il percorso, ma è iniziata una fase nuova. La sfida del PNRR è la più grande che dobbiamo affrontare ora: le imprese dovranno essere a fianco della Regione e la Regione a fianco delle imprese, per progettare insieme.»
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