Il balzo avanti di Italchimica «E ora pronti allo shopping»
L’azienda nel 2020 ha avuto ricavi in crescita del 50% a 93 milioni. Il presidente Fioretto: «Bravi a riconvertirci per produrre disinfettanti»

PADOVA. Un 2020 con il botto per la padovana Italchimica. Proprio nell'anno della pandemia l'azienda ha registrato un incremento del proprio fatturato di circa il 50% chiudendo il 2020 con un valore della produzione intorno ai 93 milioni rispetto ai 62,1 del 2019. La società, nata nel 2003 dal sodalizio tra i fratelli Alessandro, Marco e Fabrizio Fioretto, conta ora su circa 200 dipendenti e guarda al futuro in una chiave di crescita nel segno della sostenibilità ambientale.
«Già nel gennaio dell'anno scorso avevamo intuito che sarebbe successo qualcosa di epocale» spiega Alessandro Fioretto, presidente di Italchimica. «Alla fine del mese dalla Cina ci arrivavano richieste insistenti di disinfettanti sanitari. Un segnale inquietante che ci ha spinti a comprare, allo scoperto, volumi estremamente elevati di alcool, materie prime per la sanificazione e packaging. Una scelta che abbiamo fatto poco prima della catastrofe. Grazie a questa scelta abbiamo riconvertito la nostra produzione riducendo le referenze di prodotto dalle oltre 200 del 2019 alle poco più di 70 del marzo 2020.
I nostri collaboratori hanno dato tutto quanto era in loro potere e noi abbiamo iniziato a produrre esclusivamente disinfettanti per le strutture sanitarie che ne necessitavano con maggiore urgenza: abbiamo rifornito per mesi e con regolarità ospedali, case di cura e di riposo per dare tutto il supporto necessario ad una comunità in emergenza. Poi, dopo giugno, lentamente siamo tornati alla normalità, introducendo però investimenti significativi per trasformare Italchimica in una società ad impatto ambientale zero».
A fine 2020 la posizione finanziaria netta della società era in positivo, erano stati investiti in innovazione circa 5 milioni di euro tra linee produttive ad alta efficienza, impianti fotovoltaici e riorganizzazione delle attività produttive, e l'azienda era pronta ad un nuovo percorso di sviluppo che la vede investire ogni anno l'1 e il 2% del proprio fatturato in innovazione di prodotto. «Abbiamo avuto un'intuizione che ci ha permesso di fare la differenza per noi stessi e per l'intera comunità senza risparmiarci», continua Fioretto.
«Proprio grazie a questo abbiamo potuto investire in una società che crediamo debba guardare al proprio futuro con la forza di chi sa innovare e lo fa con costanza anno dopo anno. In questo senso va l'introduzione del bilancio di sostenibilità. Nel contempo, entro cinque anni, crediamo di poter offrire sul mercato prodotti per la pulizia e la disinfezione ad impatto ambientale zero sia in termini di prodotto che di confezione».
Italchimica tuttavia prevede di chiudere il 2021 con un fatturato intorno ai 72 milioni di euro, meno di quanto ottenuto nel 2020 ma ben di più del 2019. «Per noi si tratta di un obiettivo importantissimo che saremo felici di potere ottenere» conclude il presidente di Italchimica. «L'azienda ha ora la forza per lanciarsi in un nuovo ciclo di sviluppo anche guardando ad acquisizioni di società affini per tipologia e settore. La nostra responsabilità d'altronde è quella di garantire continuità ad un'impresa che è un sistema fatto di persone, progetti e aspirazioni.
E grazie alla dedizione che tutti noi, proprietari e dipendenti, mettiamo in questa avventura, sono convinto che Italchimica tra 10 anni potrà essere un punto di riferimento europeo nel settore della detergenza professionale e non solo. Un'azienda con una reputazione solida, all'avanguardia in termini di sostenibilità e capace continuare a crescere anche oltre i confini nazionali». —
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