Gsa chiude il 2021 a 165 milioni Gamberale:«Trend impetuoso»
Il manager ha annunciato l’acquisizione della marchigiana Opi (prevenzione incendi), la società continuerà a fare “shopping” e punterà ad allargare il proprio giro d’affari all’estero

I dati sono eloquenti. Ed è da quelli che parte a raccontare i “suoi” progetti per Gsa, Vito Gamberale, nominato da poche settimane alla presidenza della friulana Gruppo Servizi Associati, dopo aver guidato con Iter Capital Partners – la società di advisory che ha fondato e presiede – l’operazione che ha visto i Fondi di investimento Eurizon Iter e Eurizon Iter Eltif acquisire il 67,44% di Gsa. Ieri, a margine del Cda che lo ha portato a Udine, il super manager (già ai vertici di Telecom Italia, di Autostrade e del fondo F2i) ha fatto il punto sul gruppo friulano leader a livello nazionale nel campo della sicurezza, della salute sul lavoro e della vigilanza antincendio, assieme al nuovo amministratore delegato Antonio Musacchio e al fondatore di Gsa, oggi vicepresidente, Alessandro Pedone.
È partito dai numeri Gamberale. Quelli di un bilancio che negli ultimi 5 anni ha conosciuto una crescita esponenziale, sia in termini di fatturato, passato dai 69 milioni del 2017 ai quasi 165 milioni previsti per quest’anno, che di Ebitda, balzato a sua volta da 11,4 a 35,5 milioni. Una progressione che promette di continuare, sia per linee interne che esterne, e che sarà messa a fuoco nell’ambito del piano industriale in via di definizione.
«In Italia – ha esordito – ci sono poche aziende che sono state capaci di crescere così, con un tasso di oltre il 20% l’anno. Tenuto conto della pandemia è davvero una cosa straordinaria. Un percorso impetuoso che ora dobbiamo consolidare affinché sia sostenibile anche per il futuro».
Presidente, quali sono i vostri progetti per Gsa?
«Evolvere le strutture, l’hard ma anche il soft di quest’azienda. Gsa coglierà la trasformazione digitale, quella energetica e la transizione ecologica in linea con il Pnrr. Questo sforzo sarà alla base del piano strategico che porterà ad estendere l’attività al di fuori dei settori sviluppati fin qui».
A quali settori guardate? «Oggi Gsa opera in particolare nell’ambito della sicurezza, nei tunnel autostradali e nelle strutture ospedaliere. Ma esistono anche gallerie stradali e ferroviarie nonché molti luoghi di aggregazione e passaggio: stazioni ferroviarie, piattaforme portuali e aeroportuali. La nostra ambizione è che quest’azienda, diventata campione nazionale nel suo settore, possa consolidare il proprio ruolo in Italia e non solo».
Puntate a crescere oltreconfine?
«Oggi all’estero facciamo il 7-8% ma ci sono grandi spazi. Il modello di Gsa in molti Paesi dell’area mediterranea non esiste e si può esportare. Dalla Spagna (dov’è quasi matura un’operazione di m&a) ai Balcani».
Venendo alle acquisizioni, Pedone ne ha realizzate diverse, continuerete a crescere anche per linee esterne?
«Proprio in questi giorni l’azienda ha portato a compimento un’acquisizione nelle Marche, che era già stata avviata prima che entrassimo. La firma risale alle scorso giovedì. L’azienda è la Opi di San Benedetto del Tronto, una realtà piccola (fattura un paio di milioni di euro) che però insieme a Friuli Estintori (altra acquisizione recente di Gsa) va a costituire una nuova linea di business per l’azienda».
Si tratta dell’operazione più recente, non sarà l’ultima...
«Gsa è anche il frutto di un rassemblement che Pedone ha fatto in Italia: una scelta vincente che gli ha dato la possibilità di organizzare la presenza dell’azienda a livello nazionale divenendo leader nel suo campo. Ora abbiamo altre realtà all’orizzonte, anche operazioni più ambiziose, più grandi, con maggiore contenuto in termini di valore aggiunto, di ingegneria, di tecnologia. Il piano strategico prevederà anche questo».
Investimenti, espansione all’estero, nuove acquisizioni, sempre però mantenendo un forte legame con il Friuli?
«L’attenzione al territorio, ai giovani, la capacità di sostenere lo sport, tutto questo non cambierà, da soci di maggioranza proseguiremo nel solco degli stessi valori che hanno guidato fin qui questa società».
Riproduzione riservata © il Nord Est