Gruppo Cosulich: giro d’affari a 2,2 miliardi e utile netto di 52 milioni

Stefano Abate, Cfo: «Il risultato dell’ultimo bilancio è ben oltre il combinato dei due esercizi precedenti»
Franco Vergnano

Franco Vergnano / Trieste

Basterebbero le parole del Cfo del gruppo Cosulich, Stefano Abate, per sintetizzare l’orgoglio aziendale per i risultati conseguiti nel 2022, annus horribilis per molti business a causa della guerra in Ucraina. «Il risultato dell’ultimo bilancio è ben oltre il combinato dei due esercizi precedenti. Un anno in cui siamo stati vicini, raggiunto e addirittura superato i nostri livelli di business e, soprattutto, i nostri obiettivi finanziari». Dato non da poco, quest’ultimo, in presenza di inflazione su livelli elevati, quando non in doppia cifra, e banche centrali particolarmente zelanti nel ritoccare all’insù i tassi.

Con i suoi 2,21 miliardi di euro di fatturato, ben il 45% in più dell’anno precedente e nonostante le più fosche previsioni sull’andamento dell’esercizio, il gruppo Cosulich è entrato a far parte, di buon diritto, dell’“Euro 2 billions revenues club”. Ma l’enfasi sul giro d’affari, tiene a sottolineare Stefano Abate, non è così non è la punta di diamante del bilancio 2022. Una menzione particolare spetta al margine operativo lordo (Ebitda) che, con i suoi 68,7 milioni di euro, ha messo a segno un incremento di ben l’80% rispetto all’anno prima: la testimonianza che il gruppo è riuscito a identificare e sfruttare opportunità di mercato davvero uniche, con abili manovre sul piano del controllo dei costi al fine di massimizzare la profittabilità. Tutto ciò si è tradotto in un utile netto del gruppo di 52 milioni di euro. La soddisfazione per i risultati conseguiti, ed un net equity in crescita a circa 265 milioni di euro, ha rafforzato l’impegno per reinvestire in un futuro solido e sostenibile, dove si possa procedere a nuove acquisizioni. Fin qui la massima espressione del management, che i conti li ha sulla punta delle dita, li esamina e li sviscera. Dal canto suo l’azionista, nella lettera del presidente, Augusto Cosulich oltre a sottolineare con orgoglio i traguardi tagliati nell’esercizio (fiore all’occhiello del gruppo sul piano dei risultati finanziari), evidenzia come nel periodo siano state avviate importanti attività in chiave di transizione ecologica con l’avvio della Esg compliance, un processo cui il gruppo, con le sue 13 business unit, le sue 56 controllate e le sue 72 affiliate, avrebbe dovuto dare il via entro il 2025.

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