Fincantieri segna marginalità in crescita, Folgiero: confermata l’efficacia del piano aumento

Il carico di lavoro complessivo del gruppo  ha raggiunto al 31 marzo 2024 il livello record di circa euro 39,3 miliardi di cui euro con uno sviluppo delle commesse in portafoglio previsto fino al 2030

Fincantieri ha registrato un margine operativo lordo positivo per 100 milioni nel primo trimestre (+15,8%) su ricavi stabili a 1,767 miliardi (+0,2%), pari a una marginalità del 5,7% in miglioramento dal 4,9% di un anno fa. Gli ordini sono calati del 40,7% a 539 milioni, cifra che non include il contratto da 1,18 miliardi firmato con il ministero della Difesa indonesiano per due pattugliatori che attende le autorizzazioni delle istituzioni competenti. Il backlog a fine marzo ammonta a 22 miliardi e comprende 85 navi in consegna entro il 2030 e un soft backlog da 17,3 miliardi.

A fine marzo l'indebitamento finanziario netto è di 2,413 miliardi (2,92 miliardi a marzo 2023 e 2,27 miliardi a dicembre 2023). Il gruppo conferma l'obiettivo di deleveraging per portare il rapporto tra la posizione finanziaria netta e l'ebitda nell'intervallo di 5,5 e 6,5 volte a fine anno. Confermata la guidance 2024 che stima i ricavi a 8 miliardi (+4,5%) e il margine ebitda intorno al 6% (1 punto percentuale in più rispetto al 2023).

"L'aumento del 16% dell'ebitda in valore assoluto e il significativo miglioramento della marginalità percentuale, in crescita di 0,8 punti rispetto al primo trimestre 2023, testimoniano l'efficacia delle azioni previste nel piano industriale volte ad aumentare organicamente la profittabilità'". Così Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, a commento dei risultati trimestrali.

"Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nel primo trimestre del 2024, che confermano e migliorano l'ottima performance dello scorso anno sia in termini economici, finanziari e commerciali - ha affermato - Gli ordini dei primi mesi dell'anno hanno visto un'ulteriore conferma della robusta crescita della domanda sia nel settore civile che militare in cui abbiamo aperto il mercato del sud est asiatico che, insieme al Medio Oriente, costituiva un obiettivo strategico del piano industriale".

Il carico di lavoro complessivo del gruppo - si legge nella nota - ha raggiunto al 31 marzo 2024 il livello record di circa euro 39,3 miliardi di cui euro 22 miliardi di backlog (euro 23,1 miliardi al 31 dicembre 2023) e euro 17,3 miliardi di soft backlog (11,7 miliardi al 31 dicembre 2023) con uno sviluppo delle commesse in portafoglio previsto fino al 2030. "In linea con le previsioni", i ricavi del settore Shipbuilding si sono attestati a 1,338 miliardi nel primo trimestre 2024 (-6,2% rispetto allo stesso periodo del 2023) e si compongono di 914 milioni relativi alle navi da crociera (930 milioni al 31 marzo 2023) e di 415 milioni relativi alle navi militari (484 milioni al 31 marzo 2023).

Il settore ha un ebitda margin del 6,2% (dal 5,4%). La contrazione dei ricavi relativi alle navi militari, spiega la società, "e' coerente con lo sviluppo del carico di lavoro in Italia, a seguito delle consegne effettuate nel corso del 2023, e risente dei minori volumi produttivi sviluppati nel primo trimestre dai cantieri americani, impegnati in particolare nello sviluppo dei programmi Constellation FFG(X) e Foreign Military Sales tra gli Stati Uniti e l'Arabia Saudita".

Il settore Offshore e Navi speciali ha registrato ricavi per 299 milioni, in aumento del 25,7% rispetto allo stesso periodo nel 2023, con un margine ebitda del 4,3% (da 3,8%). I ricavi del settore Sistemi, Componenti e Infrastrutture sono stati pari a 278 milioni (+5%) con una marginalita' lorda del 5,8% (dal 3,6%).

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