Fincantieri, concessi altri 5 anni alla Virgin di Branson per pagare la nave

Il rimborso è relativo alla consegna della Brilliant Lady a fine 2023. Il titolo ha sofferto in Borsa in un giorno difficile per la Difesa: giù del 9%

Giorgia Pacino
La Scarlet Lady, una delle 4 “Lady Ship” costruite per Virgin Cruises
La Scarlet Lady, una delle 4 “Lady Ship” costruite per Virgin Cruises

L’assegno finale, con la firma di Sir Richard Branson, arriverà nella casse di Trieste nel 2030 e non, come previsto, entro la fine di quest’anno.

Fincantieri ha comunicato di aver concesso una proroga al finanziamento concordato con Vc Ship Four, società del gruppo Virgin Cruises, in occasione della consegna di una nave avvenuta a dicembre 2023.

Si tratta di Brilliant Lady, l’ultima delle quattro “Lady Ship” – le altre erano Scarlet Lady, Valiant Lady e Resilient Lady – commissionate dalla compagnia del magnate britannico per il suo programma di crociere “adults-only”: spazi eleganti, ristorazione unica senza buffet, atmosfera da boutique hotel, meno tradizionale e per famiglie. Per garantire lo stile distintivo di Virgin, le quattro unità della classe – 110 mila tonnellate di stazza lorda, lunghe 278 metri e larghe 38 – sono state dotate di oltre 1.400 cabine in grado di ospitare a bordo più di 2.800 passeggeri, assistiti da un equipaggio di 1.100 persone.

Le prime tre navi, ordinate nel 2015, sono state consegnate rispettivamente nel 2020, 2021 e nel 2022. L’ultima, per la quale Virgin Voyages e Fincantieri avevano siglato un contratto del valore di circa 700 milioni di euro nel 2018, è stata consegnata appunto a dicembre 2023, ma è entrata in servizio solo alla fine del 2025. Nel mezzo tra ordini e consegne, la pandemia ha ridisegnato i piani di Virgin Voyages. La proroga concessa da Fincantieri, spiega una nota del gruppo triestino, è infatti parte di «una serie di operazioni finanziarie concluse dall’armatore in seguito al significativo miglioramento della performance operativa del gruppo» dopo le conseguenze della pandemia di Covid 19.

La nuova scadenza fissata a settembre 2030 prevede specifiche condizioni economiche definite «migliorative» per Fincantieri dagli analisti di Intermonte. Lo slittamento del termine è stato infatti concesso «a fronte di un pagamento immediato che, unito alle rate di ammortamento incassate nel corso di 2024 e 2025, ne riducono l’importo residuo a 495 milioni di euro». È stato inoltre riconosciuto «un parziale ammortamento per 120 milioni tra 2027 e 2029» e si è previsto «il miglioramento del portafoglio di garanzie a copertura del credito e un adeguamento delle altre condizioni del finanziamento come il tasso di interesse».

Fincantieri ha specificato che la proroga concessa determina la riclassificazione da corrente a non corrente del credito. Ha, inoltre, confermato la guidance 2025 sul rapporto tra Posizione finanziaria netta ed Ebitda, fissata tra 2,7 e 3,0. Anche in virtù di tale conferma, gli analisti di Mediobanca hanno previsto «solo un impatto limitato sull’indebitamento netto del gruppo». La notizia ha comunque pesato sul titolo, in un contesto di mercato già complesso per il settore della Difesa. Ieri in Borsa Fincantieri ha pagato la reazione dei listini internazionali alla prospettiva di un eventuale accordo di pace sull’Ucraina, perdendo il 9%. Nonostante la frenata dai picchi di ottobre, i titoli Fincantieri vantano una delle migliori performance a Piazza Affari, con un progresso di oltre il 140% da inizio anno.

Riproduzione riservata © il Nord Est