Fantoni accelera con la riscoperta della casa: «Arredi tornati al ruolo degli anni '60 e '70»

UDINE. Costretti dalla pandemia tra le mura domestiche, gli italiani e non solo loro hanno riscoperto il valore della casa e dopo anni sono tornati a metter mano al portafoglio. Non per viaggi, abbigliamento e tecnologia, ma per acquistare mobili ed effettuare manutenzioni più volte rinviate nel tempo.
Insomma, per rinfrescare la propria abitazione, divenuta all'improvviso il centro di tutto: dalla scuola all'ufficio passando per la palestra. Lo sa bene Fantoni Spa, azienda di Osoppo (Udine) leader nella produzione di pannelli truciolari e Mdf, che a fine lockdown ha vissuto direttamente una decisa ripresa del mercato.«Siamo di fronte a un cambiamento di posizionamento negli acquisti delle famiglie - dichiara l'amministratore delegato Paolo Fantoni -: gli arredi stanno tornando ad acquisire il ruolo che avevano negli anni '60 e '70. Per noi si tratta di un fenomeno importante, che ritengo però debba ancora trovare una lettura sociologica complessiva.
Nel settore del legno-arredo - continua Fantoni, che è anche presidente di Assopannelli e della European Panel Federation - la ripresa non si è infatti esaurita nell'effetto rimbalzo post lockdown, ma si sta confermando una tendenza di fondo generalizzata, sia in Italia che in Europa».
Insomma, le persone sono tornate a far acquisti per la casa. Al punto che l'estate appena andata in archivio ha registrato, in materia di arredi, diversi prodotti sold out. Come era accaduto nelle prime settimane del lockdown con il lievito, letteralmente introvabile, durante i mesi caldi è toccato in sorte a mobili da giardino e piscine per bambini, esauriti tanto nei negozi fisici che negli store online.
Effetti della pandemia di cui buona parte del settore legno-arredo ha beneficiato. Fantoni compresa. «Nel settore dei pannelli registriamo un andamento in questi ultimi mesi superiore agli analoghi mesi dell'anno scorso. L'obiettivo - spiega l'ad - è chiudere il 2020 con i medesimi volumi del 2019 a fronte però di 40 giorni di chiusura delle linee». Nel 2019 fantoni aveva chiuso a 310 milioni di ricavi.
Terminato lo stop, l'azienda è progressivamente tornata alla normalità e dopo l'interruzione per ferie di agosto le linee di produzione dei pannelli lavorano ormai a regime. Non altrettanto quelle dedicate ai mobili da ufficio, che nel mare magnum del comparto casa rispondono a tutt'altre dinamiche. In questo caso gli effetti del Covid si sono fatti sentire in negativo.
La chiusura delle aziende, lo smart working e in generale l'incertezza del momento hanno fatto inchiodare gli investimenti legati agli uffici con conseguenti, negative ripercussioni sui produttori. «Nel settore dell'ufficio stiamo ancora soffrendo - conferma Fantoni -, arriveremo a fine anno con un calo del fatturato intorno al 15% e degli ordini in ingresso del 20 per cento».
Ironia della sorte, proprio in un momento di così grande difficoltà, l'azienda friulana si è vista assegnare una menzione d'onore al Compasso d'oro - il più autorevole premio in materia di design al mondo - con il progetto Woods, innovativa scrivania che si adatta alle esigenze della persona che la occupa. Unica nota positiva in uno scenario, quello del mobile da ufficio, ancora ricco di chiaroscuri come per diverse altre "nicchie" del grande e articolato mondo del legno-arredo.
Fantoni ricorda infatti che a soffrire sono anche i produttori di allestimenti fieristici: «Stanno vivendo un periodo terribile. Il loro mercato si è azzerato e le prospettive nel medio termine sono di un contenimento degli investimenti». E a proposito di investimenti, se erano indispensabili per competere a livello internazionale ante virus, oggi lo sono ancor più.
Non è un caso che durante l'estate Fantoni abbia accelerato la realizzazione degli ultimi investimenti, per 30 milioni di euro totali, che faranno dell'azienda friulana il leader nella produzione sostenibile e circolare di pannelli in legno. --
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