Da Del Vecchio a De’ Longhi, ecco chi sono i paperoni della Borsa a Nordest

Con 26,6 miliardi di euro, Leonardo Del Vecchio è il privato con la più grande ricchezza tra le società quotate. Merito non solo di EssilorLuxottica, ma anche delle altre società nelle quali ha partecipazioni rilevanti, da Mediobanca a Generali, a Unicredit. In questo anno e mezzo, invece, i Benetton hanno perso un quarto della propria ricchezza

Luigi Dell'Olio
Leonardo Del Vecchio con Mark Zuckerberg
Leonardo Del Vecchio con Mark Zuckerberg

PADOVA. Dopo il Tesoro, c’è mister Luxottica. Con 26,6 miliardi di euro, Leonardo Del Vecchio è il privato con la più grande ricchezza tra le società quotate. È quanto emerge da uno studio de La Repubblica, che segnala anche come, rispetto all’inizio del 2020, il valore delle sue partecipazioni sia cresciuto dell’8,5%.

Merito non solo di EssilorLuxottica, ma anche delle altre società nelle quali ha partecipazioni rilevanti, da Mediobanca a Generali, a Unicredit. Insomma, la crisi pandemica è ormai un lontano ricordo, per lui così come per i Prada-Berelli, la famiglia Agnelli e quella Garavaglia (proprietari di Campari).

In questo anno e mezzo i Benetton hanno perso un quarto della propria ricchezza (male soprattutto Atlantia, che ha visto crollare le quotazioni allo scoppio della pandemia nella primavera dello scorso anno e poi ha recuperato solo in piccola parte), ma con 5,7 miliardi di euro non possono certo lamentarsi.

La top ten nazionale è chiusa da un’altra famiglia veneta come i De’ Longhi, che all’opposto hanno visto balzare in avanti il valore delle proprie partecipazioni del 132% arrivando a quota 3,2 miliardi di euro. Merito dell’azienda familiare, protagonista di diverse acquisizioni e alle prese con il boom di vendite di macchine da espresso e di mini-elettrodomestici per la casa registrato in questo periodo.

La classifica non comprende i padovani Stevanato, che venerdì hanno quotato a Wall Street l’azienda di famiglia che produce fiale e sta fronteggiando un boom della domanda grazie ai vaccini anti-Covid. Nonostante il debutto negativo (-10%), la partecipazione vale circa 4,7 miliardi di euro.

Molto distanti, ma comunque su livelli ragguardevoli, poco più di 650 milioni, le famiglie Benedetti e Mareschi Danieli, che controllano la quotata Danieli – Officine Meccaniche.

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