Cosef, varato il piano industriale: per manutenzioni e infrastrutture investimenti per 71 milioni

Le opere saranno realizzate nel triennio 2025-2027 nelle aree produttive del consorzio. L’Aussa Corno farà la parte del leone con interventi complessivi del valore di oltre 27 milioni

Riccardo De Toma
La zona industriale udinese
La zona industriale udinese

Interventi per 64,4 milioni in nuove infrastrutture, 4,6 milioni per le manutenzioni, 2,3 milioni in gestione del patrimonio, marketing e pianificazione. Totale: 71 milioni di euro.

È quanto prevede il piano industriale 2025-2027 del Cosef, il consorzio di sviluppo economico che riunisce le zone industriali di Udinese (Ziu), dell’Alto Friuli (Ziaf), dell’Aussa Corno (Ziac) e del Cividalese (Zic), oltre a gestire la zona industriale di Manzano (Zima), per un totale di 322 imprese insediate, 11.205 occupati e un fatturato complessivo di 8,7 miliardi.

Il nuovo piano, approvato all’unanimità dai soci, è il primo espresso dal nuovo Cda, guidato dal presidente Marco Bruseschi, subentrato in aprile a Claudio Gottardo. A presentarlo, il direttore Roberto Tomé, che ha illustrato la distribuzione degli interventi e le principali opere.

La parte del leone la fa l’Aussa Corno, dove sono previsti investimenti per oltre 27,3 milioni, il 42% del totale: tra gli interventi più rilevanti la creazione di un nuovo centro logistico nell’area ex Eurofer, il risanamento di via Fermi e un parcheggio adiacente a porto Margreth.

In Ziu sono previste opere per 18,1 milioni, tra le quali un nuovo raccordo ferroviario e una bretella all’ingresso nord. Tra le opere che interesseranno la Ziaf – costo totale 11,9 milioni – la costruzione di una rotatoria con annesso parcheggio in prossimità del casello di Gemona, mentre parte degli oltre 6,3 milioni destinati a Manzano serviranno a realizzare un’infrastruttura che ospiterà un centro di design avanzato. Molto più contenuta (700 mila euro) la quota di investimenti previsti nella Zic, dove proseguiranno le opere di manutenzione straordinaria della viabilità, ivi compresa la realizzazione di un nuovo parcheggio per mezzi pesanti.

Un piano impegnativo, in vista del quale il Cosef auspica di poter contare su nuovi canali di sostegno agli investimenti, «attualmente interamente a carico della gestione consortile», si legge nella nota di accompagnamento al piano. «Considerato l’impiego di risorse progressivamente crescente (17 milioni nel 2025, 24,6 milioni nel 2026 e 22,8 nel 2027) necessario per la realizzazione di opere pubbliche e di prestazioni di servizi a favore di amministrazioni pubbliche anche mediante rapporti di delegazione intersoggettiva – si legge ancora – il consorzio valuterà con l’amministrazione regionale la possibilità di introitare una parte dei costi diretti e indiretti sostenuti, attualmente non rendicontabili, al fine di trovare un equilibrio economico finanziario della gestione istituzionale».

Il presidente Bruseschi, da parte sua, indica come obiettivi strategici la fornitura di servizi che rendano più attrattivo il territorio, in sinergia con la Regione e con un focus sulla sostenibilità.

«L’obiettivo del Consorzio – spiega – vuole essere quello di perseguire il virtuoso modello degli Eco Industrial Park, parchi che forniscono servizi sempre più integrati, riducendo l’impatto ambientale ed aumentando l’efficienza dei modelli produttivi nel rispetto degli obiettivi imposti dalla transizione energetica e dalle normative europee».

Da qui gli investimenti sul potenziamento della rete ferroviaria, i progetti pilota sulla mobilità ciclistica casa-lavoro avviati da Freud e Fantoni e l’avvio di un’indagine energetica tesa a individuare azioni per «rendere più efficienti sia le utenze consortili che quelle industriali delle aziende insediate, ricorrendo se è possibile a recuperi termici o di sistema e a sistemi produttivi che impieghino fonti rinnovabili per la produzione di energia sia elettrica che termica». 

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