Carel, terzo trimestre in accelerazione: fatturato su dell’11,4%
La società di Brugine ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un fatturato pari a 463,7 milioni (+7,1% rispetto allo scorso anno), grazie anche ai 157,5 milioni registrati nel terzo trimestre

Ricavi in crescita sostenuta per Carel Industries. La società di Brugine ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un fatturato pari a 463,7 milioni (+7,1% rispetto allo scorso anno), grazie anche ai 157,5 milioni (+11,4%) registrati nel terzo trimestre. L'utile netto consolidato da gennaio a settembre sale del 6,6% su base annua e tocca i 42,3 milioni. Numeri che hanno fatto crescere il titolo in Borsa a 23,4 euro (+6,85%).
«I risultati rappresentano un traguardo di grande orgoglio per tutto il gruppo, confermando la solidità e la resilienza del nostro modello di business – ha commentato Francesco Nalini, amministratore delegato di Carel Industries -. Si tratta di una crescita corale, sostenuta dal contributo di tutte le aree geografiche e dei due principali segmenti nei quali operiamo: Hvac e Refrigerazione. Per il secondo trimestre consecutivo registriamo una crescita organica a doppia cifra dei ricavi, leggermente superiore alle nostre previsioni, a testimonianza della forza e della coesione dell’intera organizzazione».
Il gruppo padovano attivo nella progettazione, produzione e commercializzazione a livello globale di componenti e soluzioni tecnologicamente avanzate per impianti Hvac e della refrigerazione registra un netto miglioramento della redditività, con un margine operativo lordo consolidato al 30 settembre 2025 pari 91 milioni, in significativa crescita (+15,6% rispetto allo stesso periodo del 2024). Il comparto Hvac (riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria) si è confermato particolarmente dinamico, con un incremento a cambi costanti superiore al 14%, trainato dalle eccellenti performance nel settore dei data center e da una domanda vivace nel segmento commerciale e pompe di calore.
Molto positiva anche la performance della Refrigerazione, che ha evidenziato una crescita a doppia cifra, recuperando rapidamente la temporanea flessione del trimestre precedente. La posizione finanziaria netta, negativa per 14,8 milioni, è in netto miglioramento rispetto ai -50,2 milioni al 31 dicembre 2024.
A livello geografico, l’Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), che rappresenta il 65% delle vendite, ha chiuso il terzo trimestre con una crescita a cambi costanti di circa l’11%, portando l’incremento dei ricavi dei primi nove mesi del 2025 al 6 per cento.
In termini di guidance per la fine dell'anno il gruppo presieduto da Luigi Rossi Luciani prevede una «sostanziale continuità con i trend osservato nel periodo precedente, sostenuta dal buon livello del portafoglio ordini e dai segnali positivi provenienti dal mercato».
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