Campagnolo propone solidarietà di un anno invece dei licenziamenti

Lo scorso 24 novembre l’azienda aveva annunciato un piano industriale che comporta la riduzione del 40% del costo del lavoro, riduzione che equivale al taglio di 120 posti di lavoro

La redazione
L’imprenditore vicentino Valentino Campagnolo
L’imprenditore vicentino Valentino Campagnolo

L’annuncio - lo scorso 24 novembre - da parte della Campagnolo, storica azienda vicentina di componenti per biciclette, di un piano industriale che comporta la riduzione del 40% del costo del lavoro ha provocato la reazione dei sindacati e del mondo istituzionale: questa riduzione, infatti, si traduce nel taglio di 120 posti di lavoro.

Dopo una serie di incontri, ieri la direzione di Campagnolo ha diffuso una nota in cui spiega che «con il supporto di Confindustria Vicenza, ha inviato alle organizzazioni sindacali Fim Cisl e Fiom Cgil una proposta di contratto di solidarietà per chiudere il confronto sull’attuazione del piano industriale».

La proposta, che riprende le linee guida esposte alle organizzazioni sindacali il 9 dicembre, prevede l’attivazione del contratto di solidarietà dal 1° gennaio al 31 dicembre 2026, «un impegno difficile ma ritenuto necessario dall’azienda». Campagnolo ritiene di poter così adottare «uno strumento alternativo a una procedura di licenziamento collettivo, utile quindi garantire un livello superiore dell’occupazione per il sito di Vicenza, pur permettendo di perseguire il necessario obiettivo di abbattimento del costo del lavoro del 40% per poter, così, ritrovare competitività sui mercati».

L’azienda auspica che la proposta venga valutata e accettata da sindacati e Rsu, «così da creare le condizioni per una svolta gestionale e organizzativa». 

 

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