Benedetta Conticelli: «Negli outlet l’esperienza fisica è destinata a restare fondamentale»
Parla la nuova Ceo di Land of Fashion Outlet Management, società controllata da fondi Blackstone che gestisce cinque villaggi outlet premium in Italia

Benedetta Conticelli dal febbraio scorso è la nuova Ceo di Land of Fashion Outlet Management, società controllata da fondi Blackstone che gestisce cinque villaggi outlet premium in Italia: oltre al Palmanova Village in Friuli Venezia Giulia, anche i Village Franciacorta, Valdichiana, Mantova, e Puglia. Conticelli, con più di 25 anni di esperienza nel settore retail, è anche managing director in Kryalos Sgr, società privata e indipendente di gestione del risparmio e fra i player più attivi del mercato immobiliare italiano con un portafoglio retail di circa 2,5 miliardi composto da outlet, centri commerciali e high street.
Conticelli, come avete gestito le sfide imposte dalla pandemia e come vede le prospettive di ripresa del settore?
«Non abbiamo mai smesso di investire nei villaggi in termini di riqualificazione e di marketing. Volevamo essere pronti per ripartire al meglio e così è stato. Sulle prospettive di ripresa continuiamo ad essere anticiclici. Non soffriamo meno di altri le complessità dello scenario di crisi attuale. I nostri villaggi sono la risposta a una necessità di stare insieme e di condivisione che tutti noi proviamo dopo l’esperienza pandemica. Abbiamo bisogno di momenti di vita quotidiana semplici ma essenziali. Noi garantiamo quell’offerta di qualità accessibile anche in momenti di contrazione economica».
Come vede le prospettive dell’e-commerce e delle vendite digitali nel vostro gruppo?
«Negli outlet l’esperienza fisica, che può tuttavia integrarsi nel mondo digitale, resta fondamentale. Attualmente non abbiamo una proposta di e-commerce, ma ad esempio nel Palmanova Village abbiamo implementato un servizio di smart shopping che permette alla clientela di fare acquisti direttamente da casa. È stato molto utilizzato nel periodo della pandemia.»
Come prevede sarà l’evoluzione dell’outlet del futuro?
«Si passerà da un concetto di outlet purista, con varie categorie merceologiche classiche, ad un luogo in cui bisogna offrire qualcosa in più e quindi unicità, in primis nei servizi. Ad esempio a Valdichiana siamo stati i primi ad avere una farmacia comunale, a Mantova ambienti di lettura, in diversi villaggi ci sono servizi di sartoria e anche l’elettronica è una categoria nuova. In Puglia inaugureremo entro l’anno, primi in Italia in questo comparto, l’asilo con servizio di baby-sitting su richiesta. Gli outlet saranno luoghi sempre più evoluti in termini di mix & match di servizi e categoria di offerta».
Siete presenti in quattro regioni. Come vede le prospettive del consumo a Nordest in particolare nel vostro settore. Quali gli obiettivi di crescita dei visitatori?
«Il turismo è ripartito in maniera significativa come dimostra l’aumento delle presenze nel Palmanova Village, uno dei nostri villaggi turisticamente più di successo e dove stiamo partendo adesso con un’iniziativa di riqualificazione e riconversione più moderna e innovativa del centro. Palmanova è un puro concentrato di arte, natura e cultura, dal 2017 Terra Unesco, vicino a luoghi di interesse dal respiro internazionale, come Udine, Trieste e Venezia».
Come cambieranno gli outlet nel post-pandemia? Più superficie o più accoglienza e comodità? Vicini oppure lontani alle grandi città?
«Investiremo sempre di più nei servizi e nell’accoglienza. Rispetto alla vicinanza alle grandi città, credo sia importante che gli outlet siano ubicati in territori rappresentativi delle eccellenze del nostro Paese. I nostri bacini di riferimento sono davvero ampi, penso ad esempio Franciacorta, destinazione consolidata per Milano e Brescia, prossima Capitale Italiana della Cultura insieme con Bergamo. In Puglia, vicino a Bari, invece siamo addirittura l’unico outlet della regione».
Quali gli obiettivi di crescita del fatturato di Land of Fashion nel 2022?
«Oggi abbiamo recuperato i livelli pre-pandemia e siamo quindi molto soddisfatti in termini di crescita. Il 2023 rappresenta uno scenario più complesso, visto il fenomeno del rincaro dell’energia. Prevediamo comunque una crescita grazie anche all’inserimento nella governance di nuovi profili strategici. A livello di marketing vogliamo sviluppare al massimo il potenziale dei nostri villaggi per elevare lo storytelling del marchio».
Land of Fashion Outlet Management da marzo è gestito dai fondi della scuderia Blackstone, il più grande gestore di asset alternativi globale. C’è interesse da parte dei grandi investitori internazionali verso l’Italia?
«Tantissimo. L'Italia continua ad essere un Paese eccezionale, continua ad attrarre, è unico, è bellissimo, ricco di attrattive culturali e turistiche e anche dal punto di vista immobiliare offre unicità. Tuttavia le complessità burocratiche qualche volta possono essere un deterrente. Per dare qualche numero che possa tradurre l’interesse degli investitori, cito Kryalos: siamo una società di gestione di affari che gestisce oltre 11.2 miliardi di asset outlet management con 66 fondi e siamo partner di 35 investitori istituzionali nazionali ed internazionali, che investono tutti in Italia».
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