Barbara Beltrame, un nuovo concept store con un team di artisti per gli abiti delle spose

Dietro l'alta moda c'è fantasia, sempre, spesso poesia, certamente visione e «soprattutto matematica, tanta». Lo dice, con l'orgoglio di chi la strada dei numeri l'ha percorsa a lungo, l'imprenditrice Barbara Beltrame, dal 2013 titolare dell'omonimo atelier udinese di abiti da sposa, custode dell'ultima figura professionale - in Friuli Venezia Giulia non ce ne sono altre, ormai - che ancora realizza il cartamodello e poi procede al taglio dei tessuti: lei, appunto, la fondatrice della boutique, che quel lavoro lo fa «personalmente e rigorosamente da sola» e che tanto desidererebbe salvarlo dall'estinzione, trasmettendo ad altri abilità ormai dimenticate.
Ci proverà nel suo nuovo concept store, sogno nel cassetto (dal gennaio 2023) che oggi si trasformerà in realtà, all'atto dell'ufficiale taglio del nastro. È l'ultima sfida di un'artista (la definizione stilista sembra limitante, nel caso specifico, considerato il raggio degli interessi) che dagli studi in architettura è transitata, con estrema naturalezza, al campo del prêt-à-porter, prima operando come modellista per varie aziende e poi, nel 2013 appunto, mettendosi in proprio, in una realtà che nei principi della sostenibilità e del riciclo trova i propri fari e che presto si è fatta conoscere per stile, qualità e originalità, tanto da vantare oggi anche collaborazioni estere con Germania, Austria, perfino Santiago del Cile.
«Era tanto tempo che coltivavo questo progetto, dal quale è nato qualcosa di inedito, per la nostra regione. Quando ho individuato la location ideale, che per un insieme di fattori mi ha immediatamente trasmesso emozione ed energia - racconta Beltrame -, ho capito che avrei potuto concretizzarlo: siamo a Pavia di Udine, in viale Grado, zona molto tranquilla e nel contempo facilmente raggiungibile. Questi spazi, che inaugureremo (presenti il presidente di Confartigianato Graziano Tilatti, Fausto Dreganutti direttore dell’Accademia delle belle arti di Udine, Marco Bortolin di Confindustria e altre personalità, ndr), vogliono rappresentare un omaggio all'eccellenza del made in FVG, raggruppando le creazioni di 17 fra giovani talenti e professionisti affermati: parliamo di designer, stilisti, pittori, artisti. Ci sarà un po' di tutto, dunque, dagli abiti da cerimonia ai quadri, dall'oggettistica alle scarpe, e il comune denominatore sarà la sostenibilità, la spinta al riuso: il cliente troverà, per esempio, vestiti da sposa rigenerati, ovvero riparati con cura dopo, magari, aver subito dei danni durante una sfilata».
E proprio qui Barbara Beltrame intende proporre corsi e seminari «per avvicinare i giovani» all'arte del disegno e del taglio, in una missione di salvataggio di saperi antichi che stanno svanendo, anche sotto l'onda d'urto della «concorrenza sleale dall'estero, che ci sta uccidendo». «Mi rendo perfettamente conto che si tratta di un azzardo, considerata la nostra posizione geografica, i pochi ragazzi interessati a questo lavoro che ho incontrato si indirizzano verso Milano o la Toscana, ma ci voglio provare», conclude l'imprenditrice, ideatrice fra l'altro della visionaria collezione Mixology, lanciata per creare - partendo dalla stessa base, poi combinata con vari elementi - più outfit per il grande giorno del "sì".
Riproduzione riservata © il Nord Est