Balzo degli utili per A2a. 800 milioni in energia green

A2a mette a segno nove mesi con risultati in crescita e alza le stime per l'anno. La società guidata da Renato Mazzoncini ha registrato un utile netto di 402 milioni di euro, in aumento del 26% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il margine operativo lordo si attesta a 1,35 miliardi, in aumento del 19%. Il gruppo può così rivedere al rialzo le stime per il 2023. I ricavi si attestano a 10,9 miliardi di euro, con una flessione del 35% per effetto della contrazione dei prezzi di energia elettrica e gas sui mercati.
«I risultati di questi nove mesi confermano la solidità del percorso di crescita intrapreso», ha detto l'ad di A2a, Renato Mazzoncini, sottolineando che il gruppo «procede convinto nella direzione tracciata dal piano industriale, volto a favorire la decarbonizzazione e l'elettrificazione dei consumi». Confermata la politica di dividendi comunicata nel piano industriale con una crescita del 3% all'anno. Con le aste del 2024 relative al passaggio al mercato libero per i cittadini, A2a stima poi di avere un milione in più di clienti: «Abbiamo registrato un aumento di 450 mila clienti e ci aspettiamo che questi numeri continueranno ancora a crescere», ha aggiunto il Ceo. Significativi anche gli investimenti che si attestano a circa 800 milioni per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici ed eolici, per il potenziamento delle reti e per il recupero di materia ed energia. La produzione eolica e fotovoltaica è stata incrementata del 27% consolidando il ruolo di A2A come player a supporto della transizione ecologica del Paese.

I nuovi impianti fotovoltaici in Veneto si aggiungono al progetto già avviato a Monfalcone con la riconversione green della centrale a carbone, consolidando la presenza del Gruppo nel Nordest: «Sono infrastrutture strategiche che confermano il nostro impegno a favore della crescita delle rinnovabili, per le quali continueremo a investire per raggiungere al 2030 i 5 gigawatt di energia green installata». Il numero più significativo riguarda proprio la crescita degli investimenti in Fvg. In parte riguardano le attività di manutenzione degli impianti idroelettrici di Ampezzo e Somplago in Carnia, ma per la gran parte è il segno dell’avvio dell’investimento da 400 milioni per la riconversione della centrale di Monfalcone e del suo passaggio dal carbone al ciclo combinato gas metano-idrogeno (al 30%) ma che potrebbe anche utilizzare bio-metano. Il Ceo ha anche sottolineato che «negli ultimi 18 mesi l'Italia ha molto accelerato sull’energia verde. Guardando al futuro, dobbiamo arrivare a un 2050 decarbonizzato con un primo giro di boa al 2030». A2a oggi fornisce circa il 10% di energia al Paese sviluppando nuovi parchi solari e nuove energie eoliche: «Oltre a essere un grande produttore di idroelettrico oggi forniamo il 42% dell'energia rinnovabile del Paese. Dopo la Norvegia e la Francia siamo i terzi produttori di energia idroelettrica d'Europa».
Tornando ai conti, i ricavi scendono del 35% a 10,95 miliardi di euro, il margine operativo lordo è di 1,35 miliardi (+19%), il risultato operativo è di 682 milioni (+24%). Dal bilancio di sostenibilità territoriale del gruppo emerge che ammonta a venticinque milioni il valore generato in regione dal gruppo dell’energia nel 2022, sotto forma di dividendi, imposte locali, fornitori, concessioni e paghe ai dipendenti, una quota cresciuta del 56% rispetto al 2021. Ma il numero ancora più significativo riguarda la crescita degli investimenti in Fvg.—
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