Automotive Lighting (Marelli) punta su ricerca e sviluppo: in Carnia assume 15 persone
Procede l’attuazione del contratto di espansione del gruppo Marelli. Nello stabilimento di Tolmezzo fin qui ha portato all’uscita volontaria incentivata di 40 persone e all’ingresso di 5 che diventeranno 15 entro la fine dell’anno, tutte assunte nel reparto R&S

Quaranta uscite volontarie in quattro mesi e 5 assunzioni. Questo il bilancio, a ieri, del contratto di espansione in Automotive Lighting a Tolmezzo dove al 30 giugno l’organico si attestava a 794 dipendenti più 60 in forze al reparto Tool shop. Numeri alla mano, il plant carnico è uno di quelli meno investiti dal piano di riorganizzazione di Marelli che a livello di gruppo costerà 550 esuberi di cui 100 tra le file dei dirigenti.
Entrate e uscite
Ieri le parti sociali hanno incontrato i vertici aziendali per fare il punto sulla gestione del piano che a Tolmezzo, come detto, fin qui si è concretizzato in 40 uscite – 9 per dimissioni volontarie, 19 incentivate e 12 prepensionamenti – e in 5 assunzioni che entro l’anno diventeranno 15, tutte nel reparto Ricerca e Sviluppo.
Un reparto da sempre fiore all’occhiello dello stabilimento carnico che non a caso ha indotto l’azienda a stringere una collaborazione con gli istituti tecnici, gli ITS e le Università per aprire stabilmente una finestra di dialogo tra mondo della formazione e impresa, funzionale all’inserimento futuro di nuovi tecnici destinati appunto alla ricerca e allo sviluppo di nuovi prodotti.
Elementi che il sindacato ha accolto positivamente, ricordando però al contempo che «non solo di tecnici e laureati necessita l’azienda, ma anche di personale che detenga la cosiddetta cultura del “saper fare” e dunque operai, manutentori e operai specializzati» ha dichiarato Fabiano Venuti, responsabile di Fim Cisl in Alto Friuli.
La congiuntura
«L’azienda – ha aggiunto Venuti – ci ha confermato le difficoltà che sta riscontrando nell’organizzare la produzione alla luce della carenza di componentistica e dell’andamento a singhiozzo della produzione dell’industria automobilistica».
Scaduta la cassa integrazione, al momento l’azienda non ha però fatto richiesta di un nuovo periodo di ammortizzazione, riuscendo a gestire il calo con le ferie.
Anche perché, rispetto alle altre sedi di Automotive Lighting quella carnica è meno esposta grazie all’alta incidenza dei clienti tedeschi «che pesano – rivela il sindacalista – per circa il 70% del portafoglio contro un 30% di Stellantis e Ferrari».
Nuovi prodotti
Nonostante le difficoltà, Automotive si prepara a lanciare nuovi fanali: tre quest’anno ( per le BMW G82 e G70 e per la Porsche Cayenne), altri tre il prossimo (per la BMW G60 e le Audi Q8 e Q6 e-tron).
Investimenti
Il piano di espansione prevede anche 7 milioni di investimenti sul sito tolmezzino, risorse che l’azienda ha iniziato a mettere a terra. «Circa 4,5 milioni – spiega il cislino Venuti – saranno investimenti su nuovi fanali, i restanti 2,5 milioni saranno invece impiegati in progetti di ricerca e sviluppo, nello sviluppo del sistema It, nella sicurezza e ancora nell’allestimento del nuovo polo logistico».
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