Aspiag allarga la rete in Veneto: altri 5 punti vendita

In Veneto nel 2022 gli store a marchio Despar a quota 161. 

Vendite per 918 milioni e investimenti per 30 milioni

Daniela Gregnanin

Buona la performance in Veneto nel 2022 del gruppo Aspiag Service, concessionario del marchio Despar per Triveneto, Emilia-Romagna e Lombardia, ultima regione entrata nella famiglia dell’abete verde. L’azienda lo scorso anno ha fatturato in Veneto 918 milioni di euro tramite esercizi diretti e affiliati, e fatto investimenti per 30 milioni.

Complessivamente nelle cinque regioni i ricavi sono stati pari a 2,55 miliardi di euro (più 3% sul 2021). Nonostante le difficoltà causate da rincari, guerra e incertezza generale, Despar ha aperto nel 2022 cinque nuovi punti vendita in Veneto, portando a 161 i negozi operativi e a raggiungere con le 192 nuove assunzioni quota 3.921 dipendenti. Il 94 per cento del personale ha un contratto a tempo indeterminato e le donne sono il 64 per cento.

«Il nostro impegno sul territorio è massimo», sottolinea Giovanni Taliana, direttore regionale di Aspiag Service Despar per il Veneto, «abbiamo voluto con l’apertura di un nuovo store a Venezia (nel sestiere di San Marco, ndr) , dare un segnale ai cittadini, sottolineare che nonostante il calo della popolazione in città, noi garantiremo sempre un servizio. Certo aprire nuove filiali come abbiamo fatto in Lombardia di questi tempi non è facile, visto che bisogna considerare lo scenario generale di aumento degli alimenti e fare i conti con la guerra, che con i rincari dell’energia non favorisce i consumi. Ma noi crediamo come azienda che essere vicini ai cittadini sia un dovere, ed è per questo che gli aumenti degli ultimi sei mesi del 2022 non li metteremo “a terra”, quindi non li faremo pagare al consumatore».

Dalle analisi degli acquisti emerge che i veneti hanno prediletto ortaggi, frutta, latticini, salumi, e prodotti a marchio Despar che sono stati il 29% dell’intero fatturato; inoltre hanno fatto uso di piatti pronti o prodotti da forno per il pranzo e scelto alimenti a chilometro zero.

La multinazionale resta sempre attiva socialmente, nel 2022 ha messo a disposizione 223 mila euro per supportare i diversi progetti rivolti alla comunità come: “Made in malga”, attività con le questure contro le truffe agli anziani, donazioni alle cucine popolari, sostegno alle donne tramite Pink Run e Progetto Endometriosi.

Fondamentale per Despar anche il contatto con i produttori locali tramite il marchio "Sapori del Territorio”, che porta all’interno dei negozi oltre 3.700 referenze frutto della collaborazione tra il gruppo e i 700 produttori veneti. Grande attenzione altresì alla causa green, con l’obiettivo di ridurre la Co2 nella filiera, sorvegliando gli imballaggi e contenendo le plastiche. «Stiamo lavorando sull’efficientamento energetico e il rinnovo delle sedi più vecchie», ricorda Taliana, «facciamo investimenti continui e propedeutici al recupero di aree dismesse, vogliamo evitare il consumo di suolo e proseguiamo con il progetto di mappatura delle emissioni aziendali che ci permette di capire quante ne creiamo direttamente o indirettamente. In quest’ottica procediamo pure contro lo spreco alimentare e ciò ha permesso di recuperare in Veneto nel 2022 oltre 550 tonnellate di cibo invenduto, che è stato redistribuito tramite 80 onlus nel territorio ai più bisognosi, generando così oltre 1 milione di pasti

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