ArcLinea in Borsa entro l’anno con Design Holding
Il gruppo creato da Investindustrial e Carlyle pianifica l’approdo a Piazza Affari nel secondo semestre

Se il 2022 è stato l’anno della “fuga” da Piazza Affari, tanti infatti i delisting registrati nei 12 mesi passati, ricordando Atlantia, Autogrill, Exord, e solo per citarne alcuni, il 2023 potrebbe essere quello del – almeno parziale – recupero.
Secondo le stime di Milano Finanza, le company attese all’approdo in Bosa potrebbero valere circa 33 miliardi di euro (comunque al di sotto dei 43 miliardi usciti nel ‘22). Tra loro alcuni colossi, come Prada, che starebbe studiando un dual listing a Milano, restando ovviamente ancorata ad Hong Kong dove è quotata dal 2011.

Lottomatica è un altro nome di “peso”, a cui affiancare Plenitude, controllata di Eni, che attende un po’ di calma nel settore energetico prima di ritentare il grande passo.

E tra le aziende attese, c’è anche Design Holding, gruppo creato dall’Investindustrial di Andrea Bonomi e Carlyle, che annovera una decina di aziende dell’arredo e dei complementi (in Italia e all’estero), da B&B Italia a Flos, da Lumens ad Azucena, non dimenticando la vicentina ArcLInea, produttore di cucine di design.

Dopo aver chiuso il 2021 con ricavi superiori ai 700 milioni di euro, +21,2% sull’anno precedente, e un ebitda di 190,3 milioni, +27,7%, il gruppo ha mantenuto un ottimo trend di crescita nel ‘22. In attesa dei definitivi dell’anno, Design Holding ha raggiunto, nel terzo trimestre, ricavi per 615,9 milioni di euro, +26,4% rispetto ai primi 9 mesi del ‘21, e un ebitda di 149 milioni.

Secondo le anticipazioni di MF, la quotazione, che era attesa già nel 2022, «poggerebbe su un’ipotesi di raccolta di 6-700 milioni per una capitalizzazione di 2 miliardi. Le banche coinvolte, BofA, Unicredit, Ubs e JpMorgan. Oggi il fascicolo è in standby in attesa di maggior chiarezza sui mercati per sfruttare la finestra del secondo semestre».
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