Ance Padova tutta al femminile, Sofia Cardin è la nuova presidente del gruppo Giovani

Il gruppo è all’interno del sistema nazionale composto da quasi 2 mila giovani imprenditori del settore edile con un’età compresa tra i 18 e i 40 anni

Elvira Scigliano
A sinistra Monica Grosselle e a destra Sofia Cardin
A sinistra Monica Grosselle e a destra Sofia Cardin

Ora è tutta al femminile la dirigenza dell’Ance di Padova, anche il Gruppo dei giovani costruttori, come i senior, hanno eletto una donna, Sofia Cardin, quale presidente provinciale. Il Gruppo è all’interno del sistema nazionale composto da quasi 2 mila giovani imprenditori del settore edile con un’età compresa tra i 18 e i 40 anni. Con Sofia Cardin (Cardin Cesare e Figli srl) sono stati designati vice presidenti Alberto Cavaliere (Ci.Gi. Esse srl) e Edward Nardello (Nardello Guido e Figli srl).

Il Consiglio direttivo è composto oltre che dalla presidenza da altri sei rappresentanti: Alessandra Cavaletti (Rws srl), Federico Graziani (Cos.Idra srl), Giacomo Lorenzin (Gallo Road srl), Alex Simioni (General Scavi srl), Claudio Veronese (Veronese Impianti Spa) e Luise Marco Zampieri (Luise Impermeabilizzazioni). Sofia Cardin, è laureanda in Giurisprudenza e specializzata sulla Sicurezza nel lavoro, ambientale e dei prodotti ed è attiva nell’impresa di costruzioni di famiglia.

«Sono onorata di essere stata scelta dai miei colleghi e colleghe a rappresentare i giovani costruttori padovani. Mi riprometto di essere all’altezza di una tradizione di rappresentanza che è sempre stata fondamentale nel sistema Ance. Dobbiamo crescere – dice Cardin - sia come imprenditrici e imprenditori che come Gruppo associativo perché abbiamo capito che solo facendo rete e collaborando a più ampio raggio possiamo affrontare la realtà sempre più complessa. Inviterò quanto prima anche i giovani ingegneri e architetti per un confronto e magari per promuovere iniziative comuni. Lavoreremo per promuovere la Scuola edile e l’innovazione. Credo che nell’edilizia i cambiamenti saranno molti in questa fase di transizione e penso, ad esempio, alla rigenerazione urbana e anche umana, alla restituzione del suolo, alla riqualificazione degli edifici e alla riduzione delle strutture energivore e a nuove infrastrutture meno impattanti. Invito già da ora tutti i giovani che conducono, a vario titolo, imprese edilizie a contattarmi perché soltanto mettendo insieme idee e forze si può fare meglio».

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