Amazon, in Veneto creati 1500 posti di lavoro: «Vogliamo essere vicini alle pmi»

Parla Lorenzo Barbo, il nuovo ad di Amazon Italia Logistica:

«Abbiamo contribuito a realizzare 60 milioni di fatturato all’estero»

Roberta Paolini
FILE PHOTO: FILE PHOTO: The logo of Amazon is seen on the door of an Amazon Books retail store in New York City, U.S., February 14, 2019. REUTERS/Brendan McDermid/File Photo/File Photo
FILE PHOTO: FILE PHOTO: The logo of Amazon is seen on the door of an Amazon Books retail store in New York City, U.S., February 14, 2019. REUTERS/Brendan McDermid/File Photo/File Photo

PADOVA. Circa 1500 posti di lavoro in Veneto e il supporto alle pmi, contribuendo a realizzare 60 milioni di euro di fatturato all’estero. Il soggetto è Amazon, nello specifico quel pezzo della multinazionale cui è affidata la gestione dei centri di distribuzione presenti sul territorio. Ma si sa con le multinazionali la laicità non può esistere, soprattutto in luoghi, come il Veneto e il Nordest, in cui l’imprenditorialità individuale e l’etica del lavoro sono stati l’architrave dello sviluppo economico e della ricchezza del territorio. Lorenzo Barbo, classe 1975, da febbraio 2022 ad di Amazon Italia Logistica, prova a mettere in fila un po’ di dati e a rispondere alle critiche spesso mosse al gigante di Seattle.

Dottor Barbo quanti posti di lavoro sono stati creati nell'ultimo anno e dall'inizio della presenza di Amazon in Veneto?

«In Veneto, Amazon è presente con cinque depositi di smistamento, a Vigonza (PD), Verona, Vicenza, Venezia e Riese Pio X (TV), che impiegano complessivamente circa 250 dipendenti. Abbiamo inoltre un centro di distribuzione a Castelguglielmo-San Bellino, in provincia di Rovigo, dove lavorano oltre 1.230 persone, inaugurato a settembre 2020. Le stime iniziali erano di 900 posti di lavoro entro tre anni dall’apertura, siamo felici di aver migliorato tale cifra sia per numero sia per tempistiche».

Lorenzo Barbo, Ad di Amazon Italia Logistica
Lorenzo Barbo, Ad di Amazon Italia Logistica

La presenza di Amazon, dicono i commercianti, li penalizza tuttavia. Avete un effetto sul territorio.

«Il raddoppio dei posti di lavoro a tempo indeterminato in Italia negli ultimi due anni sottolinea il nostro contributo alla ripresa economica del Paese. Investire su un territorio significa credere nei talenti e nelle risorse di quell’area, significa voler essere parte integrante di un tessuto economico e sociale il cui benessere contribuisce esso stesso allo sviluppo delle nostre attività. Oltre ai nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato, Amazon supporta l’economia sia con iniziative dirette, sia con l’indotto creato. Per citare alcuni dati, nel 2020, sono state oltre 1.300 le PMI venete e oltre 200 quelle nel Friuli Venezia-Giulia, che hanno realizzato vendite all’estero per oltre 60 milioni di euro».

Alcuni imprenditori lamentano carenza di manodopera nelle aree in cui è presente Amazon.

«Il Nord-Est è un territorio con buone infrastrutture, ricchezza di talenti, e un ambiente che consente una costruzione tempestiva, tutti elementi che hanno permesso ad Amazon di aprire diversi siti. Inoltre, ogni qualvolta ci insediamo in un nuovo territorio, lavoriamo in sinergia con le istituzioni e con le realtà locali per ascoltare con attenzione e comprenderne le esigenze.

Ci sarà un effetto del caro carburante sull'andamento dei costi di consegna?

La struttura presente in Italia non è ovviamente un sistema chiuso, ma è una tessera importante dello scenario europeo e globale. Stiamo vivendo un periodo complesso e delicato, con forze in gioco, che cambiano ogni giorno. Il nostro obiettivo è quello di continuare ad assicurare ai nostri clienti gli standard a cui sono abituati: ampia scelta, prezzi vantaggiosi e la migliore assistenza possibile».

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