Alleanza tra Zero Farming e Barilla: nei sughi ci sarà il basilico hi tech degli orti verticali di Pordenone

Zero è un’innovativa azienda italiana fondata a inizio del 2018 che fonde competenze di agronomia, ingegneria e sviluppo software. Ha sviluppato una tecnologia proprietaria per la realizzazione modulare, su larga scala, di vertical farm

La redazione

PORDENONE. Barilla e Zero firmano un’alleanza per produrre coltivazioni vegetali con la tecnologia degli orti verticali. Lo annuncia una nota in cui si afferma che dopo un’attenta attività di scouting, il gruppo alimentare, attraverso il Venture Arm Blu1877, ha scelto Zero come partner esclusivo per l’avvio di un progetto finalizzato alla produzione di materie prime vegetali in vertical farming. 

Sfruttando la tecnologia proprietaria Zero Modular architecture verranno coltivati microgreens, come il basilico, nelle Zero farms, per la preparazione dei celebri sughi pronti Barilla. 

Michela Petronio, VP di Blu1877, Corporate Venture del Gruppo Barilla: "abbiamo fondato Blu1877 con lo scopo di creare un ponte fra Barilla e l’ecosistema di Start ups che stanno innovando il settore alimentare poiché’ siamo convinti che l’evoluzione verso un futuro più sostenibile passi anche attraverso lo sviluppo di partnership e alleanze di questo tipo. Siamo molto soddisfatti di aver trovato in Zero un partner italiano, competitivo e con un elevato livello tecnologico, già impegnato in importanti sfide per il nostro Pianeta".

Daniele Modesto, Amministratore Delegato di ZERO: “Siamo nati con la missione di rendere il vertical farming sostenibile e scalabile. Essere scelti da Barilla come partner per le iniziative di vertical farming non è solo un privilegio che, come attori italiani in uno scenario di concorrenti di tutto il mondo, ci rende orgogliosi; è anche la conferma che ZERO sia riuscita a costruire una tecnologia in grado di garantire parametri di produttività, qualità e sostenibilità industriale ai vertici del settore e in linea con le esigenze della più esigente industria alimentare”. 

Il vertical farming è un approccio innovativo all’agricoltura che prevede la coltivazione in ambienti indoor, fuori suolo e su più livelli, con il pieno controllo di tutte le variabili che determinano il processo di crescita della pianta. Il vertical farming consente di ottenere produzioni di qualità, con una drastica riduzione di ogni sorta di contaminazione, e al tempo stesso ridurre sostanzialmente il consumo di acqua (fino al 95% rispetto in meno rispetto all’agricoltura tradizionale) e di suolo.

Inoltre, le produzioni in vertical farming sono indipendenti dalla stagionalità e possono essere allestite ovunque: permettono di avere disponibilità di un prodotto fresco tutto l’anno e ridurre l’impatto della logistica del prodotto. A fronte di tutti questi vantaggi, il vertical farming si è caratterizzato negli ultimi anni come uno dei trend di investimento emergenti. La sostenibilità economica complessiva di questa tecnologia di coltivazione, complessa e costosa, è però il fattore critico che spiega perché il vertical farming sia ancora un fenomeno limitato in termini di reale applicazione industriale.

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