Import ed export “tirano”: le industrie preferiscono ancora il porto di Venezia

L’edizione 2021 del Report Corridoi ed efficienza logistica dei territori” assegna all'infrastruttura lagunare  il secondo posto (sia per esportazioni che importazioni di merci) dopo i Genova e prima di La Spezia

VENEZIA. Malgrado i pescaggi limitati dei canali e il maggior tempo necessario per entrata ed uscire dalla laguna delle navi commerciali – a cominciare da quelle che trasportano merci su container – il porto commerciale di Venezia è secondo, solo a quello di Genova, nelle preferenze delle industrie del Nord Italia per la movimentazione marittima di materie prime e prodotti.

L’edizione 2021 del Report “Corridoi ed efficienza logistica dei territori” assegna al porto di Venezia il secondo posto (sia per esportazioni che importazioni di merci), dopo quello di Genova e prima di La Spezia, nelle preferenze dalle imprese manifatturiere di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna che, insieme, realizzano il 53% dell’interscambio italiano con l’estero.

La conferma del ruolo importante che gioca il porto di Venezia per le attività industriali viene dalla terza analisi dedicata all’efficienza dei corridoi logistici utilizzati per l’import e l’export di merci containerizzate, realizzata dal Gruppo Contship Italia, in partnership con Srm – Studi e Ricerche(Gruppo Intesa Sanpaolo) ha preso in esame i risultati delle 400 interviste a dirigenti di imprese manifatturiere che esportano ed importano via mare, tramite container.

Il porto di Genova rafforza il suo primato come porto più utilizzato in export, ma cresce quello di Venezia, preferito anche a quello di Trieste, mentre scende in terza posizione il porto di La Spezia.
Cala ulteriormente (dal 19% del 2019 al 10% del 2020) la percentuale di imprese che utilizzano il trasporto intermodale (strada – ferrovia) per il trasferimento della merce dal porto in azienda e viceversa.

Per quanto riguarda le esportazioni delle industrie, l’85% delle imprese intervistate dichiara di utilizzare il porto di Genova, il 33% Venezia e il 17% La Spezia. Il capoluogo ligure è dominante per i container in uscita dalla Lombardia (98%) mentre la quote sono più equilibrate con Venezia se si prende in esame Veneto (69% e 54% a favore del capoluogo ligure). Figurano poi Trieste (22%) e La Spezia (16%).

Le imprese dell’Emilia Romagna, a loro volta, hanno così indicato gli scali prediletti per l’export: Genova (93%), Venezia (46%), Ravenna (22%) e La Spezia (18%). Per le importazioni il porto di Genova è sempre al primo posto (88%), seguita da Venezia (26%) e La Spezia (12%) scali preferenziali per l’arrivo delle merci in container verso il Nord Italia.

Per le importazioni di merci verso il territorio Veneto, Genova è ancora prima (79%) e Venezia è diventata seconda (46%), surclassando Trieste (15%).
L’analisi di Contship e Srm rivela, infine, che sta crescendo il numero di imprese manifatturiere del Nord Italia che tratta volumi elevati di merce su container sia per le esportazioni che le importazioni. —
 

Riproduzione riservata © il Nord Est