Immobili: +24,4% le transazioni in Veneto

Netta ripresa delle transazioni immobiliari residenziali in Veneto. E’ quanto emerge dalle note territoriali dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate relative all’andamento del settore residenziale nel primo semestre 2016. Tra il primo semestre di quest’anno e lo stesso periodo del 2015 l’incremento è stato del 24,4%, con il picco più significativo in provincia di Treviso (+32,3%) e Venezia (+27,7%). Complessivamente le compravendite di unità immobiliari a destinazione abitativa nei primi sei mesi del 2016 in Veneto sono 23.205.
Per i soli capoluoghi l’incremento delle transazioni rispetto al primo semestre del 2015 è stato del 26,7%, con i maggiori aumenti nelle città di Treviso (+35,1%), Padova (+33,4%) e Venezia (+32,8%). I comuni non capoluogo registrano incrementi leggermente inferiori (+23,6%), con l’eccezione dei comuni non capoluogo della provincia di Treviso, decisamente sopra la media (31,8%).
Per quanto riguarda le quotazioni i valori a livello regionale mostrano nel complesso un leggero decremento (-1,4%), con le maggiori variazioni negative in provincia di Belluno (-4,3%) e in provincia di Treviso (-3,3%). In generale le diminuzioni delle quotazioni sono state più consistenti nei comuni non capoluoghi (-1,6%) rispetto ai capoluoghi (-0,9%). Le uniche città che presentano variazioni non negative nelle quotazioni sono Belluno (+0,1%) e Rovigo (0,0%).
Delle 5.214 compravendite in provincia di Venezia la maggior parte si sono concluse nel capoluogo (1.642). La provincia registra complessivamente un netto incremento nelle transazioni (+27,7%) mentre il trend delle quotazioni risulta negativo: la quotazione media provinciale è di 1.919 €/m2 (-1,3% rispetto al secondo semestre del 2015).
Il mercato provinciale di Padova registra un incremento delle compravendite pari al +25,8% rispetto allo stesso periodo del 2015. L’incremento più significativo si è verificato nella macroarea della Bassa Padovana (+48,1%). Il maggior numero di transazioni però avviene nel capoluogo e nella sua cintura urbana: insieme rappresentano quasi il 60% del totale provinciale. Le quotazioni, pur con segno negativo, non registrano significative variazioni: la quotazione media provinciale è di 1.296 (-0,6% rispetto al secondo semestre 2015).
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