Il ministro Colao a “Wake up Italia” di UniVerona: «Tra cinque anni avremo una delle migliori reti a livello europeo»

L’esponente del Governo agli studenti dell’ateneo: «Mettete il merito al primo posto. L’alternativa è la mediocrità, la raccomandazione, mentre il vero ascensore sociale è solo la capacità di distinguersi. Prendete in mano la vostra vita e fate ciò che veramente vi appassiona»

Edoardo Bus
Il ministro Vittorio Colao
Il ministro Vittorio Colao

VERONA.  Lo sviluppo della rete nazionale, con lo scopo di introdurre ovunque la banda larga; la cyber security; la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione con relativo aumento della sicurezza informatica.

Questi i principali temi toccati da Vittorio Colao a “Wake up Italia”.

Il Ministro per l’innovazione e la transizione digitale ha chiuso in bellezza il ciclo dell’Università di Verona con i leader dell’economia e della società, introdotto da un breve intervento di saluto da parte del Rettore Pier Francesco Nocini.

«Amo molto l’incarico sulla transizione digitale – ha detto Colao – perché lo considero un processo che può essere gestito e accompagnato, sul quale c’è modo di incidere sia attraverso lo sviluppo della banda larga ed ultralarga, con l’introduzione del 5G, sia aumentando il livello di sicurezza, come si è iniziato a fare con l’istituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), che ha il compito di proteggere le funzioni essenziali dello stato italiano da minacce informatiche e sviluppare capacità per prevenirle e combatterle».

L’ambiente e la digitalizzazione sono i due temi più importanti per il futuro dell’Italia, secondo il Ministro, che si è detto convinto che entro cinque anni potremmo avere una delle migliori reti a livello europeo.

Colao ha molto gradito e in qualche modo sollecitato il dialogo con gli studenti e con i due professori che interloquivano con lui, Roberto Giacobazzi, direttore del Dipartimento di Informatica, e Sergio Noto, professore del Dipartimento di Scienze Economiche e organizzatore di Wake up Italia.

Ne è venuto fuori un intervento serrato in cui i temi economici si mescolavano bene a quelli più di carattere tecnico informatico.

Il ministro Colao durante Wake up Italia
Il ministro Colao durante Wake up Italia

«Saranno ben 49 miliardi quelli a disposizione del Governo per iniziative strutturali nel digitale nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – ha spiegato Colao – e abbiamo il dovere che servano al Paese, anche perché si tratta di debito che andrà ripagato e questo potrà essere fatto bene solo se i fondi porteranno sviluppo».

«Dobbiamo assolutamente far crescere il livello di competenza informatica – ha aggiunto Colao in ambito tecnico – al punto che ritengo che tutti i curricula scolastici dovrebbero includere nozioni di programmazione. Inoltre, è necessario che le Regioni vadano tutte alla stessa velocità nello sviluppo della digitalizzazione, non è possibile che ci siano enti virtuosi che su un fascicolo sanitario caricano 400 documenti al mese ed altre che ne caricano solo due…».

Ma l’appello finale è quello che probabilmente ha coinvolto di più gli studenti: «Questo Paese ha l’obbligo di rimettere al centro dei propri interessi i giovani. Ma voi giovani mettetevi nelle condizioni di essere al centro, studiate, buttatevi avanti, siate elemento di innovazione e come tale di sorpresa per chi gestisce il potere. Mettete il merito al primo posto – ha esortato Colao - perché ci vuole anche una spinta dal basso per vederlo riconoscere. L’alternativa è la mediocrità, la raccomandazione, mentre il vero ascensore sociale è solo la capacità di distinguersi. Prendete in mano la vostra vita e fate ciò che veramente vi appassiona».

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