Il ministro Colao a “Wake up Italia” di UniVerona: «Tra cinque anni avremo una delle migliori reti a livello europeo»
L’esponente del Governo agli studenti dell’ateneo: «Mettete il merito al primo posto. L’alternativa è la mediocrità, la raccomandazione, mentre il vero ascensore sociale è solo la capacità di distinguersi. Prendete in mano la vostra vita e fate ciò che veramente vi appassiona»

VERONA. Lo sviluppo della rete nazionale, con lo scopo di introdurre ovunque la banda larga; la cyber security; la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione con relativo aumento della sicurezza informatica.
Questi i principali temi toccati da Vittorio Colao a “Wake up Italia”.
Il Ministro per l’innovazione e la transizione digitale ha chiuso in bellezza il ciclo dell’Università di Verona con i leader dell’economia e della società, introdotto da un breve intervento di saluto da parte del Rettore Pier Francesco Nocini.
«Amo molto l’incarico sulla transizione digitale – ha detto Colao – perché lo considero un processo che può essere gestito e accompagnato, sul quale c’è modo di incidere sia attraverso lo sviluppo della banda larga ed ultralarga, con l’introduzione del 5G, sia aumentando il livello di sicurezza, come si è iniziato a fare con l’istituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), che ha il compito di proteggere le funzioni essenziali dello stato italiano da minacce informatiche e sviluppare capacità per prevenirle e combatterle».
L’ambiente e la digitalizzazione sono i due temi più importanti per il futuro dell’Italia, secondo il Ministro, che si è detto convinto che entro cinque anni potremmo avere una delle migliori reti a livello europeo.
Colao ha molto gradito e in qualche modo sollecitato il dialogo con gli studenti e con i due professori che interloquivano con lui, Roberto Giacobazzi, direttore del Dipartimento di Informatica, e Sergio Noto, professore del Dipartimento di Scienze Economiche e organizzatore di Wake up Italia.
Ne è venuto fuori un intervento serrato in cui i temi economici si mescolavano bene a quelli più di carattere tecnico informatico.

«Saranno ben 49 miliardi quelli a disposizione del Governo per iniziative strutturali nel digitale nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – ha spiegato Colao – e abbiamo il dovere che servano al Paese, anche perché si tratta di debito che andrà ripagato e questo potrà essere fatto bene solo se i fondi porteranno sviluppo».
«Dobbiamo assolutamente far crescere il livello di competenza informatica – ha aggiunto Colao in ambito tecnico – al punto che ritengo che tutti i curricula scolastici dovrebbero includere nozioni di programmazione. Inoltre, è necessario che le Regioni vadano tutte alla stessa velocità nello sviluppo della digitalizzazione, non è possibile che ci siano enti virtuosi che su un fascicolo sanitario caricano 400 documenti al mese ed altre che ne caricano solo due…».
Ma l’appello finale è quello che probabilmente ha coinvolto di più gli studenti: «Questo Paese ha l’obbligo di rimettere al centro dei propri interessi i giovani. Ma voi giovani mettetevi nelle condizioni di essere al centro, studiate, buttatevi avanti, siate elemento di innovazione e come tale di sorpresa per chi gestisce il potere. Mettete il merito al primo posto – ha esortato Colao - perché ci vuole anche una spinta dal basso per vederlo riconoscere. L’alternativa è la mediocrità, la raccomandazione, mentre il vero ascensore sociale è solo la capacità di distinguersi. Prendete in mano la vostra vita e fate ciò che veramente vi appassiona».
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