Generali presenta il piano 2021, crescita aggressiva nei prossimi anni

Nel piano anche acquisizioni, tra crescita organica e m&a risorse per 3-4 miliardi. Riduzione dell'indebitamento, spinta sul digitale, con investimenti per un miliardi, sviluppo di una piattaforma di asset management che sarà il terzo pilastro della crescita e un piano dividendi che potrebbe raggiungere i 5 miliardi di euro

MILANO.

Dai 4,5 a i 5 miliardi di dividendi. Philippe Donnet group ceo di Generali ha confermato la linea premiante per gli azionisti che aveva contraddistinto il precedente piano del Leone di Trieste. E poi crescita della profittabilità, capital management e ottimizzazione finanziaria con riduzione del debito, investimento di un miliardo sul digitale. Questi sono i tre pilastri della strategia futura della compagnia.

«Il cash totale disponibile nell’arco del piano è di oltre 10 miliardi, che vengono dalla nostra gestione operativa di cassa e dalle dismissioni, e stanzieremo, di questi 10 miliardi, 5 miliardi per il dividendo agli azionisti» ha spiegato Donnet a Palazzo delle Scintille, nel nuovo quartiere City Life, nel corso della conferenza stampa di presentazione del piano industriale 2019-2021 del Leone. «Poi - continua Donnet - dedicheremo tra 1,5 e 2 miliardi al deleveraging (riduzione del debito ndr.) del gruppo, cosa che ci consentirà di ridurre il costo del debito, non solo l’ammontare totale, di 70 e 140 milioni all’anno ante imposte, mentre il resto, 3-4 miliardi, saranno utilizzati per la crescita sia organica, sia, se troveremo delle opportunità, anche per fusioni e acquisizioni».

L’intenzione è dunque quella di puntare anche sulle acquisizioni anche se non si tratta di uno degli elementi cardine della strategia di crescita. Sulle «Acquisizioni – dice infatti Donnet - non abbiamo nulla sul tavolo. Se a un certo punto arriverà, commenteremo. Ma al momento non abbiamo nulla da comunicare». Aggiungendo: «Non così spesso abbiamo avuto nel nostro gruppo una posizione cash così forte per crescere, e ci sono tante possibilità di crescita, tantissime nel wealth management in Europa», precisando nuovamente tuttavia che non ci sono dossier al momento. «Non stiamo lavorando a fusioni e acquisizioni – prosegue Donnet -  che non sono incluse nel piano, i cui obiettivi non sono basati su operazioni M&A».

Per quanto riguarda il posizionamento di mercato, Generali punta a mantenere la leadership del mercato europeo, dove la raccolta premi è a 63 miliardi di euro. Per quanto riguarda i mercati europei, precisa Donnet, nell’Est Europa «sicuramente vogliamo rafforzare la nostra leadership, che sarà una leadership incontrastata». «Per questo – prosegue - abbiamo acquistato una attività assicurativa in Polonia e una in Slovenia, dove siamo il secondo gruppo assicurativo», prosegue Donnet, spiegando che «investiremo per crescere molto in ogni singolo Paese della regione».

Tornando ai numeri: Generali punta a un tasso annuo composto di crescita dell'utile per azione tra il 6 e l'8%, a un pay out tra il 55-65% e a un rendimento più elevato per gli azionisti con un return on equity medio superiore all'11,5%. Il gruppo prevede di portare oltre i 10,5 miliardi la generazione cumulativa di capitale, di far crescere del 35% le rimesse cumulative di cassa alla holding e di ridurre il debito di 1,5-2 miliardi con un taglio della spesa annua per interessi lordi tra 70 e 140 milioni.   

Al raggiungimento del target dell'aumento dell'utile per azione contribuiranno, tra l'altro, una crescente profittabilità core proveniente dal business assicurativo e da quello dell'asset management di Generali, una maggiore efficienza con un target di ulteriore riduzione delle spese pari a 200 milioni di euro nei mercati maturi entro il 2021, una gestione attiva delle spese per interessi e la ridistribuzione del capitale per supportare iniziative di crescita profittevoli. Oltre a un primo pilastro costituito dalla crescita profittevole contribuiranno agli obiettivi del piano, come detto, altri due pilastri. Uno è quello del capital management e dell'ottimizzazione finanziaria col quale Generali prevede di aumentare la quota di prodotti Vita a basso assorbimento di capitale, di accrescere i proventi da commissioni e le attività nei rami Danni, Health e Protection e di attuare un'allocazione proattiva del capitale per massimizzare il rendimento del capitale investito. L'altro pilastro è costituito dall'innovazione e dalla trasformazione digitale. Per diventare Life-Time Partner per i propri clienti (ossia per affiancarli nel corso di tutta la vita) il Leone vuole offrire la massima flessibilità attraverso prodotti modulari, espandere l'offerta di assistenza con una copertura completa 24 ore su 7 giorni alla settimana e supportare i clienti con una consulenza globale. Per la trasformazione digitale della distribuzione

Generali intende lanciare una piattaforma paneuropea per la mobilità, sviluppare un ecosistema B2B2C, digitalizzare la relazione tra agente e cliente. Infine, per quanto riguarda il modello operativo il piano triennale prevede di proseguire nella semplificazione di processi e organizzazione, di aumentare automazione e intelligenza artificiale nelle operazioni core, aumentare la quota di polizze completamente digitali.

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