Fvg Rail inaugura a Udine il polo manutenzioni per mezzi ferroviari

Investimento da 1,5 milioni per il nuovo macchinario, il tornio in fossa

Il richiamo a Rfi per il ritardo nel collegamento diretto con la stazione

Elena Del Giudice

Un polo per la manutenzione del mezzi ferroviari unico nel Nord Italia che attende ora da Rfi il collegamento diretto - in ritardo di oltre un anno - tra la stazione di Udine e le ex officine di FS per essere pienamente operativo.

È quello di Fvg Rail, società fondata da Guido Porta, Lucio Gentile e Germano Boni, insieme in Tenor srl, tra i fondatori di InRail (che vede oggi Autobrennero socio di riferimento, a sua volta controllata da Str 2, holding di 15 società con ricavi per oltre 100 milioni di euro) e soci della holding. Sede a Udine, Fvg Rail ha inaugurato ieri la seconda importante tranche di investimenti, dopo quella per l’acquisto dell’area e la sua ristrutturazione, ovvero il tornio in fossa.

Il macchinario, fornito e installato dalla Meccanoteccnica di San Daniele, consente di eseguire direttamente la manutenzione di locomotori e carri ferroviari, segnatamente la ri-profilatura delle ruote, senza la necessità di smontarle, riducendo in questo modo tempi (si scende da 5 giorni a poche ore di fermo locomotore) e costi (il fermo di un mezzo vale circa 30 mila euro al giorno).

Un altro vantaggio, la presenza di un servizio oggi unico nel Nord Italia - altre strutture si trovano in Toscana, in Puglia o all’estero - che abbatte ulteriormente tempi e costi di una manutenzione che va eseguita almeno una volta l’anno.

«Complessivamente abbiamo investito 5 milioni di euro - rendiconta il presidente di Fvg Rail, Guido Porta - di cui 1,5 milioni per questo particolare tornio, e ora siamo pronti per un’ulteriore fase di espansione con l’acquisto di un’area di 6 mila metri quadrati, che si somma ai 20 mila metri di cui 6 mila coperti attuali, che sarà anch’essa riqualificata» per ricavare nuovi spazi per personale, uffici, mensa.

Il polo manutenzioni si raccorda oggi solo con la zona industriale, «attendiamo che Rfi, da cui abbiamo acquistato le ex officine - prosegue Porta - il collegamento diretto con la stazione ferroviaria di Udine la cui assenza sta limitando la nostra crescita».

Il polo di Fvg Rail «è a disposizione di tutte le società operative nel trasporto ferroviario» sia merci che passeggeri, e offre un servizio «che consente al mondo ferroviario italiano di compiere un ulteriore passo avanti», sottolinea Porta.

L’inaugurazione di ieri, alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture Amirante, dell’on. Pizzimenti, dell’assessore del Comune di Udine Marchiol, del presidente di InRail Ausserdorfer, è stata occasione per Amirante di richiamare la necessità di procedere con il nodo di Udine, «che rappresenta il punto di incrocio tra due corridoi l’Adriatico-Baltico e il Mediterraneo, nel cuore di una connessione fondamentale con le principali linee ferroviarie» e che resta «una delle priorità per la nostra regione».

L’opera vale circa 300 milioni di euro, e finanziata circa per la metà, «e si pone il tema della copertura del costo», ha aggiunto il dg di Confindustria Udine Nencioni. Delle ricadute degli investimenti di Fvg Rail ha parlato Pizzimenti, «con il recupero e la riqualificazione di un’area importante, e la creazione di nuovi posti di lavoro». E la nascita di un servizio in un settore, la logistica, diventato sempre più strategico per il Friuli Venezia Giulia».

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