Per Generali utili record nel 2023, aumenta il dividendo

Il risultato operativo ha toccato i 6.879 milioni (+7,9%), grazie al contributo positivo di tutti i segmenti, in particolare del danni

24/10/2017 Mogliano, Sede Assicurazioni Generali
24/10/2017 Mogliano, Sede Assicurazioni Generali

Generali ha segnato nel 2023 utili record: risultato operativo ha toccato i 6.879 milioni (+7,9%), grazie al contributo positivo di tutti i segmenti, in particolare del danni, e l'utile netto normalizzato è arrivato 3.575 milioni (+14,1%). Viene proposto un dividendo di 1,28 euro per azione (+10,3% da 1,16 euro dell'anno precedente) confermando il focus del gruppo sulla remunerazione degli azionisti e il raggiungimento del target di dividendi cumulativi 2022-2024. I premi lordi sono aumentati a 82,5 miliardi (+5,6%), sostenuti dal significativo sviluppo del ramo danni (+12%).

Il livello record raggiunto dall'utile netto normalizzato di Generali è dovuto al miglioramento del risultato operativo (anch'esso record), all'utile non ricorrente relativo alla cessione del complesso immobiliare londinese (193 milioni al netto delle imposte), all'impatto non ricorrente di oneri di ristrutturazione in Italia (circa -165 milioni) e riflette anche l'impatto di -71 milioni di svalutazioni su strumenti a reddito fisso russi. L'utile netto cresce nel 2023 a 3.747 milioni (2.235 milioni nell'anno precedente) e beneficia inoltre dell'impatto positivo di 255 milioni dalla cessione di Generali Deutschland Pensionskasse.

Il patrimonio netto è in aumento a 29 miliardi (+8,7%), gli asset under management complessivi crescono a 655,8 miliardi (+6,6%) principalmente grazie al positivo effetto di mercato. Si conferma una solida posizione patrimoniale con il Solvency ratio al 220% (221% a fine 2022). Il contributo della generazione di capitale (+22%) e l'effetto positivo delle operazioni di cessione in ambito M&A (+4%) sono stati controbilanciati dagli impatti negativi delle varianze di mercato (-6% per la contrazione dei tassi di interesse nell'ultima parte dell'anno), delle varianze non economiche (-12%), legate soprattutto all'aumento dei riscatti in Italia e Francia e dei rischi assicurativi e riassicurativi del segmento anni, nonché alla crescita del business in Asia e all'acquisto di azioni proprie a servizio del piano di incentivazione , dei cambi regolamentari (- 3%) e dei movimenti di capitale (-6%, relativi al dividendo del periodo, al netto delle emissioni di debito subordinato).

La generazione normalizzata di capitale è in crescita a 4,6 miliardi (da 4,1 miliardi), supportata dal contributo di entrambi i segmenti vita e danni, beneficiando anche di un più favorevole effetto di rilascio. Quanto al contributo dei singoli segmenti i premi lordi del vita sono in crescita a 51.346 milioni (+2%). La raccolta netta vita è negativa per 1.313 milioni: i deflussi netti nella linea risparmio ( -10.222 milioni) sono peraltro definiti «coerenti con la strategia del gruppo di riposizionamento del portafoglio e riflettono anche le dinamiche osservate nel canale bancario in Italia e in Francia». Il new business margin si attesta al 5,78% (+0,09%), principalmente grazie all'aumento dei tassi di interesse, e il new business value (nbv) a 2.331 milioni (-7,7%). I premi lordi del segmento danni sono in crescita a 31.120 milioni (+12%) con una performance positiva di entrambe le linee di business. La linea non auto in particolare è in forte aumento dell'8,7%.

La raccolta di Europ Assistance è in aumento del 23,5%, grazie alla continua espansione dei volumi nel business viaggi. ll combined ratio si attesta 94%, in miglioramento di 1,4 punti percentuali rispetto al 2022. Le catastrofi naturali hanno inciso per 3,7 punti percentuali sul combined ratio non attualizzato (da 2,4%) e ammontano a 1.127 milioni (da 663 milioni). Il risultato operativo del danni è in forte crescita a 2.902 milioni (+15,8%). Il risultato operativo dell'asset & wealth management cresce infine a 1.001 milioni (+4,9%) e il risultato operativo del gruppo Banca

Generali a 441 milioni (+39,6%).

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