Minali, cacciato da Cattolica e chiamato dal Papa

VERONA. L'ironia della sorte, silurata dalla compagna Cattolica di Assicurazioni, e chiamato dal Santo Padre. Il paradosso riguarda Alberto Minali, veronese, manager di rango, ex ad di Cattolica e ex direttore generale e cfo di Generali, è stato uno dei laici nominati ieri da papa Francesco nel Consiglio per l'Economia.
L'organismo è stato costituito dal Santo Padre il 24 febbraio 2014, con la Lettera Apostolica Fidelis dispensator et prudens, con il compito di sorvegliare la gestione economica e di vigilare sulle strutture e sulle attività amministrative e finanziarie dei Dicasteri della Curia Romana, delle Istituzioni collegate con la Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano.
Il Consiglio, ricorda Vatican News dando la notizia, è composto di quindici membri, otto dei quali sono scelti tra cardinali e vescovi, in modo da rispecchiare l'universalità della Chiesa, e sette sono esperti di varie nazionalità, con competenze finanziarie e riconosciuta professionalità.Minali è stato uno dei sette membri laici nominati dal Papa, unico uomo e unico di nazionalità italiana. Minali, nato a Verona, laureato in Economia Politica alla Bocconi ha una specializzazione presso l'Università di Yale e la Brandeis University di Boston. Ha ricoperto la carica di Direttore Generale e direttore finanziario nel «Gruppo Generali» è stato a capo del settore investimenti del Gruppo Eurizon.
È stato Amministratore Delegato del Gruppo Cattolica Assicurazioni.Il Consiglio per l'Economia, precisa ancora Vatican News, esercita le sue funzioni alla luce del Vangelo e secondo la dottrina sociale della Chiesa. Si attiene inoltre alle migliori pratiche riconosciute a livello internazionale in materia di pubblica amministrazione, con il fine di una gestione finanziaria e amministrativa etica ed efficiente. Tutte al femminile le altre nomine laiche, si tratta di due tedesche, Charlotte Kreuter-Kirchhof e Marija Kolak, due spagnole, Marìa Concepciòn Osàkar Garaicoechea e Eva Castillo Sanz e di due britanniche: Leslie Jane Ferrar e Ruth Maria Kelly.
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