Mediobanca, parte l’era Mps: Grilli e Melzi d’Eril al vertice
Varato il board e allineato l’esercizio al 31 dicembre, come quello di Monte dei Paschi. L’amministratore delegato in una lettera ai dipendenti: «Da oggi scriviamo un nuovo capitolo della nostra storia»

Inizia l’era post-Nagel a Piazzetta Cuccia.
L’assemblea di martedì 28 ottobre ha inaugurato il nuovo corso di Mediobanca, approvando il bilancio 2024-2025 e fissando in 12 membri la composizione del consiglio di amministrazione per il triennio 2026-2028.
Subito dopo, il nuovo board ha eletto Vittorio Umberto Grilli presidente, Alessandro Melzi d’Eril amministratore delegato e Sandro Panizza vicepresidente.
Nota a margine: la prima riunione del nuovo cda è avvenuta alla presenza dei vertici al completo dell'azionista Mps. Oltre all'ad Luigi Lovaglio, è infatti arrivato in Piazzetta Cuccia anche il presidente di Rocca Salimbeni, Nicola Maione. «Portiamo un saluto di buon lavoro», ha spiegato ai cronisti.
Nel messaggio inviato ai dipendenti, invece, il neo ad Melzi d’Eril ha voluto sottolineare il valore simbolico di questo passaggio.
«Da oggi iniziamo a scrivere un nuovo capitolo della storia della banca. Sono emozionato e onorato di poter assumere questa carica in un gruppo che è al centro del sistema finanziario del nostro Paese da decenni», ha scritto il nuovo ceo, promettendo un percorso «ricco di successi grazie al contributo di tutti».
L’allineamento a Mps – che controlla Mediobanca – segna una delle prime novità concrete del nuovo corso.
Il cda ha infatti deliberato la convocazione per il 1° dicembre 2025 dell’assemblea straordinaria chiamata ad approvare la modifica dello statuto, con l’inclusione nel Gruppo Montepaschi e la chiusura dell’esercizio sociale al 31 dicembre, in linea con la capogruppo. Fino ad oggi, Mediobanca chiudeva l’anno al 30 giugno.
Sul fronte dei conti, l’assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo lordo unitario di 1,15 euro per azione, di cui 0,56 euro già versato come acconto a maggio e 0,59 euro in pagamento il 26 novembre (record date 25 novembre). Il compenso complessivo del nuovo consiglio è stato fissato in 2,5 milioni di euro lordi.
Nel board entrano, oltre ai vertici, Paolo Gallo (ceo di Italgas), Massimo Lapucci, Tiziana Togna, Giuseppe Matteo Masoni, Federica Minozzi, Donatella Vernisi, Andrea Zappia, Ines Gandini e Silvia Fissi, tutti candidati nella lista presentata da Banca Monte dei Paschi di Siena.
«È un nuovo corso che inizia, il clima è ottimo», ha commentato al termine del cda Paolo Gallo, sottolineando l’atmosfera costruttiva che ha accompagnato la prima riunione del consiglio.
Tra le delibere, anche l’affidamento dell’incarico di revisione legale dei conti a PriceWaterhouseCoopers per il periodo 2026-2034, con risoluzione consensuale degli incarichi precedentemente assegnati a Ey (2022-2030). Massimo Bertolini è stato nominato segretario del consiglio, mentre la costituzione dei comitati endoconsiliari sarà decisa in una successiva riunione.
Infine, il cda ha deciso di anticipare al 5 novembre l’approvazione dei dati trimestrali al 30 settembre, adeguando il calendario finanziario al nuovo perimetro organizzativo.
Mps si è astenuta sui compensi erogati nel 2024-25 al consiglio di amministrazione uscente e al management di Mediobanca, guidati da Alberto Nagel e Renato Pagliaro.
L'informativa sui compensi corrisposti nell'esercizio 2024-2025 ha registrato un'astensione del 97,06%", si legge nella nota di Mediobanca sulle delibere assembleari.
Così, tra nuove cariche, statuto aggiornato e calendario riallineato, Mediobanca archivia definitivamente la stagione precedente e apre il suo dossier 2026 sotto l’egida del Monte dei Paschi: una Piazzetta Cuccia “sincronizzata”, che da oggi guarda al futuro con un assetto più integrato e un timone rinnovato.—
Riproduzione riservata © il Nord Est








