Listino Egm di Borsa, le 16 quotate venete verso quota un miliardo di capitalizzazione

Le grandi società lasciano sempre più spesso Piazza Affari, invece Euronext Growth Milan continua ad attirare le Pmi
Riccardo Sandre
Businessman, Stock exchange, Piazza Affari, Milan, lombardy, Italy
Businessman, Stock exchange, Piazza Affari, Milan, lombardy, Italy

I delisting eccellenti del 2021 e del 2022 non fermano la corsa delle Pmi verso la quotazione, e in Veneto attualmente sono 16 le piccole e medie imprese che hanno scelto la via dell’apertura del proprio capitale tramite la quotazione all’Euronext Growth Milan.

Quello che una volta era denominato Aim, il listino delle piccole e medie aziende, ha in effetti registrato numeri importanti di sviluppo negli ultimi anni: dal 2009 ad oggi la raccolta in Ipo (Offerta Pubblica Iniziale) è stata pari a 5,8 miliardi, segno di una evoluzione culturale a favore dell'equity che sta interessando tutti i settori.

Grazie all’effetto combinato dei Piani Individuali di Risparmio (Pir) e del credito di imposta sui costi di Ipo (Cdi), in poco più di sei anni il numero delle società che sono presenti sull’Egm è cresciuto del +152%, raggiungendo le 194 società, per una capitalizzazione complessiva pari a 8,3 miliardi di euro, in crescita del +185% rispetto al 2016.

E mentre realtà come Carraro Group, Atlantia ma anche la vicentina Sicit ed alcune altre hanno preferito allontanarsi dai listini maggiori, negli ultimi tempi Pmi ad alto potenziale come Gibus, Energy, Solid World Group, Jonix, e così via hanno scelto di raccogliere, tramite quotazione, i capitali necessari per la propria crescita dimensionale. Ma non è solo una questione di raccolta dei capitali.

L’accesso al listino Egm (che offre procedure semplificate di accesso rispetto ad altri segmenti) spinge le imprese ad un’evoluzione organizzativa strategica.

«La quotazione in Borsa per le Pmi non è solo un’operazione di finanza straordinaria, ma deve essere considerata leva strategica per aumentare la competitività delle aziende nel medio lungo termine e valorizzare l’impresa» spiega Anna Lambiase, ceo di Irtop Consulting e direttore scientifico dell’Osservatorio Pmi Egm.

Una scelta, che a parte alcuni scivoloni, è stata premiata da risultati positivi. A certificare, in termini aggregati, il risultato positivo delle 16 quotate venete all’Egm è uno studio dell’Osservatorio Pmi Egm di Irtop Consulting, boutique finanziaria specializzata sui Capital Markets e nell’Advisory per la quotazione e operazioni di finanziamento.

Secondo lo studio, che tuttavia ha inserito tra le quotate Egm venete anche la pordenonese Friulchem, la nostra è la terza regione sul mercato Euronext Growth Milan in termini di numero di società quotate (17, pari al 9% del totale), con una capitalizzazione complessiva di 998 milioni di euro, (pari al 12% del totale). La raccolta di capitali in Ipo (189 milioni di euro) vale invece il 10% di quella aggregata delle 194 società attualmente quotate nel listino.

Nel solo 2022 queste realtà hanno registrato un giro d’affari di 765 milioni di euro, in crescita del 21% rispetto ai 632 milioni di euro nel 2021, con un ebitda margin del 19% e una Posizione Finanziaria Netta pari a 8,1 milioni di euro.

Tutto ciò in società che possono contare su una dimensione media che, in termini di ricavi, è pari a circa 45,0 milioni di euro ma che puntano per loro natura ad un’evoluzione industriale produttiva sempre crescente pure a fronte di un mercato che, nei diversi settori di provenienza (il 24% delle società quotate arrivano dal settore delle nuove tecnologie e altrettante dall’industria), presenta da alcuni anni sfide difficili a manager e imprenditori.

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