Generali, utili record e vola anche il dividendo

Con la cedola di quest’anno di 1,28 euro sale a 5,5 miliardi la quota dei profitti distribuiti in tre anni agli azionisti. Il Ceo Philippe Donnet al lavoro sul nuovo piano
Piercarlo Fiumanò

Pieno di utili per Generali in un anno di tassi elevati e instabilità globale. Il Leone, nonostante l’impatto delle alluvioni in Italia per 1,127 miliardi, ha ottenuto conti record sia per quanto riguarda il risultato operativo, che è salito a 6,9 miliardi (+7,9%), sia per quanto riguarda l’utile netto normalizzato (+14% a 3,6 miliardi). I premi lordi sono aumentati a 82,5 miliardi (+5,6%) grazie al segmento danni in aumento del 12%.

Nel finale in crescendo del piano industriale le Generali del Ceo Philippe Donnet metteranno sul piatto degli azionisti nell’assemblea del 24 aprile un dividendo «generoso e sostenibile» di 1,28 euro per azione (+10,3%) centrando con 5,5 miliardi di cedole l’obiettivo fissato per l’intero arco del piano triennale che si chiude quest’anno.

Il dividendo del gruppo per gli azionisti, compresi i grandi soci tra i quali Mediobanca, la Delfin dei Del Vecchio e il gruppo Caltagirone, quest’anno corrisponde a circa 2 miliardi. Agli azionisti il Leone proporrà anche un piano di buyback da 500 milioni di euro «grazie a una forte posizione di cassa e di capitale».

Il Leone andrà a caccia di nuove prede? Donnet, che si avvia a centrare gli obiettivi del piano industriale a fine anno, ha ricordato che il gruppo negli ultimi anni ha speso 7 miliardi in acquisizioni: «Generali ha la forza finanziaria e quindi i mezzi per fare acquisizioni nella misura in cui si adattino al modello del gruppo di creare valore». Il Ceo ha sottolineato in particolare il successo dell’integrazione della veronese Cattolica che diventa un modello anche per le due compagnie comprate lo scorso anno che sono Liberty Seguros in Spagna, la più importante operazione degli ultimi dieci anni, e poi Conning nell’asset management in Usa: «Valuteremo nuove opportunità solo se coerenti sul piano strategico, finanziario e culturale per tutti i nostri stakeholders», ha rilevato ancora il Ceo accanto al Cfo Cristiano Borean e al general manager del gruppo Marco Sesana. In questo scenario si inseriscono anche operazioni come l’accordo raggiunto lo scorso anno con Frankfurter Leben per la cessione di Generali Deutschland Pensionskasse AG. Il Ceo non si sbilancia sull’idea di affrontare un quarto mandato ma aggiunge di essere «già al lavoro per preparare il nuovo piano strategico che sarà annunciato a inizio 2025».

Piano al quale contribuirà anche il nuovo manager della divisione Insurance Giulio Terzariol arrivato da Allianz. Donnet sottolinea l’importanza di risultati raggiunti in un clima difficile dopo la Brexit, la pandemia, i nuovi conflitti con la guerra in Ucraina: «L'ottima performance di Generali nel 2023 dimostra l'efficace esecuzione della nostra strategia. Siamo nella migliore forma di sempre con una forte posizione patrimoniale e finanziaria».

Tornando ai numeri il patrimonio netto è in aumento a 29 miliardi (+8,7%), gli asset under management complessivi crescono a 655,8 miliardi (+6,6%) principalmente grazie al positivo effetto di mercato con il Solvency ratio al 220% (221% a fine 2022). Il risultato operativo dell'asset & wealth management cresce infine a 1.001 milioni (+4,9%)». Positiva l’accoglienza dei mercati con il titolo che ha messo a segno un rialzo dell'1,2% a 22,57 euro . —

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