Generali, Filippine addio: il gruppo conferma i piani di espansione in Asia

Il mercato affidato a Rob Leonardi vale 6 miliardi di premi e si conferma un motore di crescita dopo che il gruppo a inizio 2024 ha acquisito il controllo del 100% di Generali China Life

Piercarlo Fiumanò
La sede di Mogliano delle Generali
La sede di Mogliano delle Generali

Generali dice addio alle Filippine dove era presente dal 1999 e cede la sua partecipazione nella compagnia locale (si chiama Generali Life Assurance Philippines) a The Insular Life Assurance Company con una minusvalenza di 20 milioni. Tuttavia non cambiano i piani di espansione nell’area dove il Leone torna in manovra. L’uscita dal mercato filippino -sottolinea il gruppo di Philippe Donnet- è in linea con il piano strategico che sarà presentato a Venezia il 30 gennaio: «L’Asia è un motore di crescita essenziale per la nostra strategia globale», si sottolinea a Trieste. La cessione della compagnia nelle Filippine «avrà un impatto trascurabile sul Solvency II Ratio di Generali e dovrebbe essere perfezionata entro la prima metà del 2025 dopo le necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti».

Che il mercato asiatico resti strategico lo si è capito nel gennaio scorso dopo l’accordo in Cina con China National Petroleum Corporation (Cnpc) dove il Leone si è preso il 100% di Generali China Insurance. Non va dimenticato poi che Generali con l’acquisizione avvenuta quest’anno di Conning, tra i principali asset manager globali, ha stretto anche una partnership a lungo termine con Cathay Financial Holdings divenuto azionista di minoranza di Generali Investments. Il gruppo taiwanese è una delle più importanti istituzioni finanziarie dell’Asia e serve oltre 15,1 milioni di clienti nell’area Asia-Pacifico, tra cui Cina e Vietnam. La nuova mappa strategica è emersa dopo la riorganizzazione annunciata in giugno con la creazione della business unit internazionale affidata a Jaime Anchustegui (Mediterranean & Latin America, Central-Eastern Europe e Asia) che nel 2023 ha raccolto premi per un totale di 16,058 miliardi di euro e ha registrato un risultato operativo pari a 1,499 miliardi di euro. Un mercato dove le Generali danno lavoro a 30 mila dipendenti e include Paesi come Argentina, Brasile, Spagna e Grecia, mentre l’area Cee rappresenta i mercati storici dell’Europa centro orientale dall’Ungheria alla Repubblica Ceca. La mappa della regione Asia (dalla quale escono ora le Filippine), al comando dell’Asia Regional Officer Rob Leonardi, si concentra per ora su Cina, India, Hong Kong, Indonesia, Malesia, Vietnam e Thailandia. Un mercato dove, grazie a una strategia distributiva diversificata che include broker, agenti, canali digitali e accordi con gruppi bancari, il gruppo ha consolidato la sua posizione nei segmenti Vita e Danni restando fra i leader dell’area.

Lo dimostrano i numeri. Il mercato asiatico (dato 2023) ha raccolto premi per 6 miliardi di euro con un risultato operativo di 344 milioni e una forza lavoro di 11.570 dipendenti. I premi Vita sono cresciuti del 15,8%, grazie al contributo significativo della Cina, mentre il segmento Danni ha registrato un aumento del 4,4%, trainato dall’India. Negli ultimi anni, Generali ha compiuto importanti passi strategici. Nel 2022, ha acquisito quote di maggioranza in joint ventures in Malesia e India. Nel gennaio 2024, come già ricordato, l’accordo con Cnpc in Cina rafforza ulteriormente la sua posizione all’ombra della Grande Muraglia, consentendo a Generali di detenere il 100% di Generali China Insurance. Generali è attiva in Cina con due joint venture: Generali China Life per i prodotti vita e Generali China Insurance per i prodotti danni. In India il gruppo opera sotto il marchio Future Generali, con il 74% delle quote in due compagnie assicurative, fornendo soluzioni assicurative a oltre 4 milioni di clienti in 230 uffici. Generali Vietnam, fondata nel 2011, è una delle principali compagnie di assicurazione vita nel Paese, servendo oltre 400.000 clienti con una rete di oltre 70 agenti.

Va anche ricordato che Generali sta inoltre espandendo in Asia il suo progetto SME EnterPrize, sulla base dell'impegno portato avanti negli ultimi tre anni con migliaia di Pmi di tutta Europa. Meno del 5% delle piccole e medie imprese asiatiche ha una qualche forma di assicurazione.

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