Fincantieri copre le perdite e punta all’utile entro il ’25

Assemblea da remoto: in cda Barbara Contini, nominato il collegio sindacale. Alla lista presentata da Cassa Depositi e Prestiti il 95,19% dei voti favorevoli
Luigi Dell’olio

Assemblea senza sorprese per Fincantieri, che ha approvato il bilancio 2022, chiuso con ricavi per 7,44 miliardi di euro (+11,7% rispetto al 2021), l’Ebitda a 221 milioni (in crescita del 7,4% nel confronto anno su anno) e un balzo in avanti degli ordini acquisiti nell’ordine del 59%, arrivando a un valore di 5,3 miliardi di euro grazie alla spinta proveniente sia dal segmento crociere, sia dall’offshore, sempre più importante per i risultati del gruppo triestino.

I soci, che hanno preso parte all'assise da remoto, hanno anche deliberato di provvedere all’intera copertura della perdita d’esercizio di 509,9 milioni mediante parziale utilizzo della riserva straordinaria, che pertanto si riduce e presenta un saldo residuo di 231,3 milioni. Inoltre, gli azionisti hanno nominato il nuovo collegio sindacale, che resterà in carica per tre esercizi fino al 2025: Gabriella Chersicla (presidente), Elena Cussigh (effettivo), Antonello Lillo (effettivo), Marco Seracini (supplente), Ottavio De Marco (supplente) e Arianna Pennacchio (supplente).

L’assemblea ha anche nominato Barbara Debra Contini nuovo consigliere d' amministrazione, con il 99,999% dei voti favorevoli. La nomina riporta il board a quota dieci componenti (dopo le dimissioni di Alessandra Battaglia), come deliberato dall’assemblea dello scorso anno.

Indicata da Cdp (azionista di maggioranza, con una quota pari al 71,3% del capitale sociale), Contini ha maturato una lunga esperienza all’estero in aree di sviluppo e di crisi al fianco di organismi non governativi e umanitari. Innumerevoli e importanti i suoi incarichi. Tra le altre cose, è stata inviata speciale del governo italiano nel Darfur, governatore di Nassirya in Iraq, funzionario internazionale delle Nazioni Unite in Bangladesh, e direttore regionale dell’Ocse nei Balcani.

La lista presentata da Cdp ha ottenuto il voto favorevole del 95,19% del capitale sociale rappresentato in assemblea e avente diritto di voto. Mentre quella che portava la firma di Inarcassa (che ha in mano il 2,2%) ha ottenuto il sostegno del 4,77% del capitale presente all’assise.

L’assemblea ha altresì determinato il compenso annuo lordo spettante a ciascun componente effettivo del collegio sindacale nella misura di 37 mila euro per il presidente e di 26 mila per quelli effettivi, oltre al rimborso delle spese sostenute in ragione dell’incarico.

Infine, gli azionisti hanno autorizzato l’acquisto di azioni proprie, per un periodo di 18 mesi e per un ammontare massimo di azioni non superiore al 20% del capitale. Gli acquisti dovranno essere effettuati a un prezzo che non si discosti in diminuzione o in aumento per più del 10% rispetto al prezzo di mercato nella seduta precedente ogni operazione.

Archiviata l’assemblea annuale, il focus per il management sarà sul piano industriale approvato tre settimane fa, che tra le altre cose prevede un ritorno all’utile netto nel 2025, con una progressione dei ricavi dai 7,6 miliardi di euro previsti quest’anno ai 9,8 miliardi per il 2027. L’obiettivo è consolidare il primato nelle navi da crociera e nel militare, oltre che garantire una redditività soddisfacente e un buon dividendo.

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