Edizione sale in Atlantia, investiti 96 milioni e partecipazione al 31%

Una mossa quella della dinasty di Ponzano Veneto che conferma il ruolo della famiglia come «azionista stabile e di lungo periodo», ribadisce la fiducia verso la nuova holding nell’era post Autostrade e il suo management e «la condivisione dei piani strategici di sviluppo e dei valori di fondo che li hanno ispirati»
Roberta Paolini
06/09/2017 Aeroporto Fiumicino, viaggio pastorale del Papa in Colombia, nella foto Enrico Laghi e Stefano Paleari commissari straordinari Alitalia
06/09/2017 Aeroporto Fiumicino, viaggio pastorale del Papa in Colombia, nella foto Enrico Laghi e Stefano Paleari commissari straordinari Alitalia

TREVISO. Edizione, cassaforte dei Benetton presieduta da Enrico Laghi, investe 96 milioni di euro e sale dello 0,75 per cento in Atlantia. Una mossa quella della dinasty di Ponzano Veneto che conferma il ruolo della famiglia come «azionista stabile e di lungo periodo», ribadisce la fiducia verso la nuova holding nell’era post Autostrade e il suo management e «la condivisione dei piani strategici di sviluppo e dei valori di fondo che li hanno ispirati».

Ecco messo in lettere il senso di questo chip che arrotonda la quota di partecipazione dei Benetton al 31% del capitale di Atlantia. Ma questa quota è destinata a salire ancora. La famiglia, infatti, aveva già comunicato l’intenzione di non partecipare al piano di buy back da 1-2 miliardi di euro varato da Atlantia e che si concretizzerà nel 2022.

A seconda di come andrà il piano, Edizione, che non parteciperà al buy back, vedrà innalzarsi la propria quota di partecipazione nell’intorno tra il 33 e il 34 per cento. Va ricordato che l’obbligo di opa per la cassaforte di Ponzano scatterebbe oltre il 35 per cento del capitale.

La mossa arriva in una fase di profonda trasformazione per la società, che entro il primo trimestre del 2022 chiuderà la cessione di Aspi a Cdp, Macquarie e Blackstone, lasciandosi definitivamente alle spalle tre anni di grande incertezza legati alla tragedia del Ponte Morandi.

E confermano la fiducia nel lavoro del ceo Carlo Bertazzo, che ha riplasmato Atlantia come holding di indirizzo strategico, rafforzandone i presidi di gestione del rischio e rivoluzionandone il management con l'inserimento di figure chiave destinate allo sviluppo dei nuovi business, come il chief innovation officer Ugo Govigli, il capo delle strategie e dello sviluppo Massimo Sonego e la chief sustainability officer Katia Riva.

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