Cariverona, Mazzucco rieletto presidente della Fondazione

VERONA. Il Consiglio Generale della Fondazione Cariverona si è riunito oggi e ha provveduto a nominare il Presidente e i membri del Consiglio di Amministrazione che rimarranno in carica fino all’approvazione del Bilancio relativo all’esercizio 2023. Lo scrive una nota della Fondazione.
Il professor Alessandro Mazzucco è stato rieletto all’unanimità Presidente. L’avv. Bruno Piazzola è stato nominato Vice Presidente Vicario, mentre il dott. Dario Semenzato è stato nominato Vice Presidente. Sono stati nominati Consiglieri di Amministrazione: dott. Sandro Caffi, dott.ssa Margherita Forestan, prof. Marco Pacetti, dott. Renzo Poloni e comm. Alessandro Saviola Il Consiglio Generale della Fondazione Cariverona, riunitosi sotto la presidenza del Professor Alessandro Mazzucco, ha approvato all'unanimità il progetto di Bilancio d'Esercizio per il 2019 redatto precedentemente dal Consiglio di Amministrazione e presentato dal Direttore Generale Giacomo Marino.
L'esercizio si è chiuso con un avanzo di esercizio di 21,08 milioni di euro (+2% rispetto al 2018) confermando le disponibilità previste dal Documento di Programmazione Annuale 2020 per le erogazioni istituzionali. I ricavi dell’attività ordinaria si confermano stabili a 36,67 milioni con una redditività dei proventi sul patrimonio del 2,5% grazie all’efficace gestione finanziaria.
Continua l’azione di contenimento dei costi di funzionamento (-9%) in corso dal precedente triennio. L'attivo finanziario a valori di mercato si attesta al 31 dicembre 2019 a 1.588,7 milioni (+6,5%) godendo del generale recupero dei mercati e in particolare del titolo Unicredit oltre che del positivo contributo della componente più diversificata investita in fondi UCITS. Il percorso di diversificazione è continuato nel campo dei mercati privati con l’investimento nel fondo di fondi DeA Endowment Found.
Il patrimonio netto contabile di Fondazione è pari a 1.730 milioni per effetto degli accantonamenti effettuati in sede di riparto dell’avanzo mentre cresce di 170 milioni il valore del patrimonio netto al valore corrente e diminuisce la liquidità assorbita dalla gestione, nel 2019 pari a 7 mln (32 mln nel precedente esercizio).
Effettuate erogazioni per cassa pari a 48,9 mln delle quali hanno beneficiato 589 progetti, diminuendo così di circa 29 mln il debito per le erogazioni deliberate ancora da liquidare che risultano pari ad € 106,7 mln (-21% rispetto al precedente esercizio e complessivamente ridotte del 42% nel triennio 2017-2019).
Nel corso dell'esercizio sono stati deliberati 444 interventi erogativi con un impegno complessivo di 36,1 milioni, registrando una crescita del 25% del numero degli interventi in ragione di alcuni bandi con massimali di importo contenuto. Conseguentemente si è ridotto il valore medio per intervento pari a 81.237 euro (era di 145.795 euro nel 2018).
Per l’attività istituzionale condotta nel 2019 si sono rese disponibili in corso d’anno risorse complessive pari a 44,1 milioni rispetto alle risorse inizialmente stanziate con il DPA per 26 milioni di euro, principalmente in ragione dell’integrazione in corso d’anno con 15,7 milioni di euro derivanti da bandi del 2018, storni/reintroiti e, secondo le indicazioni ACRI, con le risorse derivanti in primis dal riconoscimento del credito di imposta del 75% (2,4 milioni) per la quota versata a favore del Fondo Nazionale per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile
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