Atlantia scivola in Borsa sui nuovi rumors di revoca

MILANO. Si amplia la corrente di vendite su Atlantia in Piazza Affari: il titolo, debole dall'avvio, cede il 3,4% sotto quota 22 euro anche con il ritorno delle ipotesi della revoca delle concessioni autostradali alla controllata Aspi. Forti ma non eccezionali gli scambi: al momento sono passate di mano un milione e 140mila azioni, contro una media degli ultimi 30 giorni di Borsa di due milioni di 'pezzì quotidiani.

«Di revoca delle concessioni se ne parla da un anno e mezzo, dai tragici fatti di Genova: il giorno dopo gli allora ministri dissero ’revochiamo le concessionì, è un messaggio che funziona bene. Quando nel 2008 fu siglata con un voto parlamentare la concessione autostradale per Autostrade per l’Italia, fu eccessivo da parte del Parlamento tutto quel provvedimento, sono convinto che sia stato fatto un errore ma era un voto parlamentare: per tornare indietro occorrono degli strumenti giuridici molto seri, sono perché Aspi paghi tanto per quello che è successo, ma spero che non vi sia chi in nome del populismo faccia una battaglia al termine della quale sarà lo Stato a dover pagare ad Autostrade, sarebbe un capolavoro all’incontrario». Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi presentando il piano Italia Shock nel corso di una conferenza stampa al Senato. Roc)

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