Emorragia di imprese venete: meno 1822 il saldo del 2020

Unioncamere/Infocamere ha diffuso i dati  sulla natalità e mortalità delle aziende
PADOVA. Durante il 2020 il saldo tra aperture e chiusure di società nel Padovano segna meno 146. Le iscrizioni durante l’anno della pandemia sono state infatti 4.463, mentre le cessazioni 4.609. Attualmente attive a Padova e provincia sono 96.048 tra società di capitale, società di persone, ditte individuali e altre forme (per grandezza dietro solo a Verona).
Unioncamere/Infocamere ha diffuso ieri i dati nazionali sulla natalità e mortalità delle aziende italiane. Ma i “numeri” della crisi economica nata dalla pandemia li avremo solo tra tre mesi. Normalmente infatti le cancellazioni di attività dal Registro delle imprese si concentrano nei primi tre mesi dell’anno ed è in questo periodo che si attendono le maggiori ripercussioni della crisi dovuta alla pandemia. Nello specifico in provincia di Padova durante lo scorso anno sono aumentate le società di capitale (oggi 26.689, saldo positivo di 512), poi le società di persona con 18.044 (in crescita di 101), 49.280 le ditte individuali (in calo di 765 unità), stabili le altre forme (2.035 in crescita di 68). A livello Veneto le aziende attualmente attive sono 479.692, in flessione di 1.822 (21.827 iscrizioni e 23.649 cessazioni). 
È Verona la provincia con il maggior numero di imprese attive: 96.225 (una in più del 2019). Poi troviamo Treviso con 87.423 (-486), Vicenza con 81.259 (-620), Venezia con 77.089 (-172), Rovigo con 26.518 (-258) e Belluno con 15.130 (-141).
A livello nazionale si sono registrate circa 292.000 iscrizioni e 273.000 cessazioni al Registro delle imprese, con un saldo che fa segnare un +0,32%. L’andamento demografico dell’imprenditoria italiana è apparso, lo scorso anno, complessivamente caratterizzato da una diffusa incertezza sull’evoluzione della pandemia. A fine dicembre 2020, pertanto, lo stock complessivo delle imprese esistenti ammontava a 6.078.031 unità. Rispetto all’anno precedente, quindi, la rilevazione Movimprese segnala che le iscrizioni sono diminuite del 17,2%. Parallelamente, le cessazioni hanno fatto segnare un calo del 16,4%. «La forte contrazione dei flussi di iscrizioni e cancellazioni delle imprese suggerisce cautela nella quantificazione delle conseguenze del forzato rallentamento delle attività», fa sapere Unioncamere/Infocamere. —
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